giovedì 23 aprile 2015

La gratitudine e la gratificazione, radice comune


I due vocaboli, gratitudine e gratificazione, hanno un significato apparentemente lontano, ma già guardando alla etimologia della parola si riesce a intuire la radice comune.
Entrambe queste parole derivano infatti dal latino gràtus che significa grato.

Gratitudine significa riconoscenza, memoria di un beneficio ricevuto e prontezza a dimostrarlo.
Gli antichi fecero l'apoteosi di questo gentil sentimento e nei monumenti veniva rappresentata in figura di donna che tiene in mano un mazzetto di fiori di fave e d'appresso una cicogna.

La gratitudine porta serenità, pace e la nascita o consolidamento di una amicizia. 

La gratificazione indica il raggiungimento di uno stato psicologico di grazia e beatitudine.

La gratitudine è rivolta verso l'altro, esternando il nostro apprezzamento e la nostra riconoscenza.

La gratificazione è per lo più intesa come forma di appagamento rivolta verso se stessi.
La gratificazione si può ottenere attraverso un'esperienza positiva e in sintonia con le proprie aspirazioni.

Gratitudine e gratificazione possono collimare quando, sentendo il nostro cuore colmo di gratitudine verso una persona, proviamo un'emozione di gioia nell'esternare questo sentimento.

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