mercoledì 20 aprile 2016

Divenire terrestri consapevoli

Ognuno di noi senza relazioni non soltanto è solo, ma non è nessuno se non è inserito in un contesto relazionale. 
Ognuno di noi è quello che è perché fa parte integrante di un contesto molto più ampio e si inserisce in esso con la propria identità e unicità. Maturare relazioni sane, nelle quali la gratitudine e il rispetto rivestono un ruolo fondamentale, si rivela imprescindibile per vivere in armonia con se stessi e con il mondo circostante. 
L’Ecopsicologia ci vuole far capire quanto questi concetti siano importanti; solo quando avremo capito come collocarci e relazionarci con il tutt’uno che ci circonda supereremo in nostro disagio, raggiungendo la pace e l’armonia. 

Raggiungere un livello più alto della nostra identità, significa maturare ciò che il sociologo francese Edgar Morin ha definito “coscienza planetaria”

A partire dalla strutturazione della coscienza planetaria, potremo avviare una relazione più autentica con l’alterità intera del pianeta, per diventare terrestri consapevoli e co-produttivi.

«L'ecopsicologia, oggi, si rivolge a tutti i terrestri consapevoli, 
ai singoli individui che riconoscono l'importanza di "non arrendersi all'evitabile" 
e di dare ognuno il suo contributo in un contesto che ci richiede con urgenza 
di svegliarci una percezione di più ampio respiro nei confronti del mondo di cui siamo parte».
Marcella Danon, Ecopsicologia, Urra-Feltrinelli

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