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lunedì 10 febbraio 2025

Che cosa sono le Life Skills?

Le Life Skills sono una gamma di abilità che coinvolgono l'intelligenza intrapersonale e interpersonale.
Ne sono state identificate 10, raggruppabili in 3 aree:
emotive, relazionali, cognitive.
Ecco un mandala per schematizzare in maniera efficace le Life Skills.

giovedì 28 settembre 2023

Cosa gratifica maggiormente i bambini

Quali sono le attività più piacevoli e gratificanti per l’essere umano?
Proviamo a rispondere escludendo le attività legate alle esigenze fisiologiche che rappresentano i bisogni primari (quelli si trovano alla base della piramide ideata dallo psicologo Abraham Maslow).
Quindi escludiamo il piacere di fare una bella dormita quando abbiamo sonno, o una bella mangiata quando abbiamo ha fame.

Secondo gli studi di psicologia evolutiva (Jean Piaget), fin da quando si è bambini il gioco più bello e gratificante è quello di realizzare qualcosa.
Pensiamo ai giochi legati alle costruzioni, in particolare quelli dove si è liberi di creare. L’attività di costruire, in maniera libera seguendo la propria inventiva, soddisfa il bisogno di spontaneità, legato alla auto-realizzazione che sta al vertice della piramide di Maslow.
Crescendo, il piacere si lega anche alla possibilità di risolvere un enigma, di superare un ostacolo o di svelare un mistero.
Infatti, bambini e adulti sono attratti da storie in cui il protagonista affronta un problema, combatte e supera una situazione difficile, o comprende qualcosa che lo stava tormentando, per esempio svela un imbroglio... Questo migliora il senso di autoefficacia (così come ci spiega Albert Bandura), contribuisce a rafforzare le life skills e l’autostima.
È importante guidare figli e allievi verso attività utili, che non servano semplicemente a riempire il tempo, ma che infondano una gratificazione profonda e che possano contribuire ad un’autentica maturazione sviluppando altresì buone capacità di problem solving.

lunedì 11 settembre 2023

Temperamento, carattere, personalità

Il temperamento riguarda la componente biologica innata, legata a fattori genetici. 

Il carattere, invece, riguarda l'insieme dei comportamenti appresi ed è quindi legato all'ambiente in cui l'individuo cresce e si sviluppa venendo influenzato dal contesto che determina in lui mdificazioni legate anche al suo temperamento di base. Ogni circostanza infatti può influire in maniera differente in relazione al substrato di partenza.

La personalità, infine, riguarda le peculiarità dell'individuo che si vengono a strutturare alla fine dell'adolescenza in base al temperamento e al carattere.
La personalità può essere definita come l'insieme delle caratteristiche dell'individuo che sono responsabili di modelli coerenti di pensare, sentire e comportarsi e che pertanto assicurano unità, coerenza, continuità e progettualità alle relazioni dell'individuo col mondo.

domenica 10 settembre 2023

Altri Episodi di Apprendimento Situato - EAS

Ecco un'altra scheda per lavorare attraverso gli EAS (Episodi di Apprendimento Situato).
In questo caso, il tema da affrontare è la diversità.

Si sceglie di introdurre il concetto partendo da uno scritto di Luigi Pirandello. Lo stimolo è offerto da questa scheda illustrata (fase anticipatoria) nella quale si narra un episodio della vita di Vitangelo Moscarda, un antieroe, vulnerabile e incapace di accettare i difetti.

La prima domanda sulla quale far riflettere i bambini può essere quella indicata in basso sulla scheda, all'interno delle riquadro rosso (fase operatoria) .
Ovviamente si possono poi introdurre altre domande-stimolo sulle quali discutere e interagire al fine di confrontarsi sui differenti punti di vista, all'interno della gruppo classe, per arrivare a elaborare concetti profondi sul tema della diversità e divenire consapevoli della propria unicità (fase ristrutturativa).

sabato 9 settembre 2023

Esempio pratico di un EAS

Per fare un esempio pratico in merito ad un Episodio di Apprendimento Situato, supponiamo di aver deciso di tenere una lezione sulle emozioni. Lo stimolo (fase anticipatoria) può essere offerto da un'immagine significativa, ovvero una mappa che rappresenti, in maniera semplice e diverntente, le emozioni primarie (dolore, gioia, interesse, paura, rabbia, disgusto, sorpresa) e alcune emzioni secondarie.


La consegna di lavoro (fase operatoria) potrebbe essere quella di rispondere alle seguenti domande:

- tra le emozioni indicate qual è l'emozione che provi più frequentemente?

- qual è quella che ti crea più disagio?

- quando una persona accanto a te prova un'emozione, la percepisci anche tu di riflesso?

Dalle risposte a queste ed altre domande, potranno nascere interessanti riflessioni e confronti tra i diversi stati d'animo di ognuno.
Dall'argomento emozioni, si potrà arrivare a parlare di empatia, di solidarietà e molto altro (fase ristrutturativa).

venerdì 8 settembre 2023

EAS - 3 momenti (fasi) fondamentali

Un EAS (episodio di apprendimento situato) rappresenta una porzione didattica, ovvero l’unità minima di cui consta l’agire didattico dell’insegnamento in contesto”.
La modalità informale di fruizione e accesso alle conoscenze è tipicamente per microlearning: si cercano informazioni, le si mettono a confronto, si originano delle domande che fanno proseguire verso altre ricerche per arrivare poi a una sintesi.
La struttura di un EAS si sviluppa in 3 momenti.
1. Il momento anticipatorio che è costituito da una situazione stimolo (un video, un’immagine, un documento, una testimonianza) e di una consegna che viene assegnata in classe.
2. Il momento operatorio che consta di una microattività di produzione. Si tratta del “cuore” dell’EAS e consiste nella richiesta di lavorare in merito a una situazione-stimolo attraverso la produzione di un contenuto.
3. Il momento ristrutturativo che consiste nel debriefing riguardo a quanto accaduto/realizzato nei due momenti precedenti, ovvero nel ritornare sui processi attivati e sui concetti fatti emergere per sottoporli a riflessione, far arrivare la classe alla consapevolezza di quanto emerso e fissare gli aspetti importanti, cioè quelli che meritano di essere ricordati. (Rivoltella, Edizioni La Scuola 2013, pag. 53).

Questo ritmo a tre, potrebbe essere sintetizzato in “comprendi, agisci, rifletti” o anche “smonta, rimonta, condividi”. Quindi vi è un momento anticipatorio nel quale si entra in contatto con le informazioni e in maniera critica si giunge all'appropriazione (comprendi).
Segue un secondo momento in cui le informazioni servono a sostenere una produzione (agisci, rimonta). Infine, occorre che quanto elaborato sia sottoposto a verifica metacognitiva (rifletti, condividi) attraverso la condivisione.

giovedì 7 settembre 2023

EAS: Episodi di Apprendimento Situato

La metodologia EAS (Episodi di Apprendimento Situato)  è stata ideata da Pier Cesare Rivoltella e si è diffusa a partire dal 2014.

L’unità con EAS, che costituisce un'alternativa alla tradizionale lezione frontale, si compone di 3 momenti: 

A. preparatorio (detto anche anticipatorio)

B. operatorio

C. ristrutturativo

L’EAS si sviluppa a partire da un’accurata progettazione del docente e propone agli studenti esperienze di apprendimento situato e significativo, generando un’appropriazione personale dei contenuti.

Riferimenti pedagogici: la metodogia EAS ha come riferimento principale la “scuola del fare” di Freinet (con la sua “lezione a posteriori”). Inoltre, i riferimenti sono riconducibili a Maria Montessori, Dewey, Bruner, Gardner, Don Milani.

mercoledì 6 settembre 2023

Modello EAS - didattica micro

Il modello EAS si inserisce in quel filone di analasi della didattica nei suoi aspetti "micro", quella che si occupa della progettazione della singola lezione o di una serie contenuta di lezioni, in funzione dello sviluppo delle competenze disciplinari o interdisciplinari.

Il Prof. Rivoltella, ideatore di questo modello, ha definito le tappe sottese all'apprendimento autoregolato secondo il seguente schema operativo.

1. Individuare un tema di ricerca.

2. Trovare informazioni pertinenti, selezionarle, farne sintesi.

3. Organizzare le informazioni ai fini della loro esposizione.

4. Esporre il proprio lavoro, ponendo l'accento sulle parti più significative.

5. Suscitare domande e sostenere una discussione argomentando le proprie riflessioni e controargomentando le osservazioni altrui.

6. Imparare a riconoscere le parti poco chiare in merito alla trattazione dell'argomento e provare all'interno del gruppo a raggiungere una buona comprensione.


mercoledì 5 ottobre 2022

L'ora di lezione di Massimo Recalcati

L'ora di lezione è il titolo di un libro pubblicato da Einaudi e scritto da Massimo Recalcati, uno dei più autorevoli psicanalisti contemporanei.
Il libro è molto scorrevole in quanto è scritto sotto forma di romanzo e ripercorre l'infanzia e la giovinezza dell'autore che cerca di ricordare e comprendere quali insegnanti hanno fatto scattare in lui la voglia di apprendere e studiare e quali invece l'aveva frustrato e spento.
Alla scuola elementare era stato bocciato e costretto la ripetere la seconda, certamente la sua insegnante elementare non aveva capito molto di lui...
«Infilai così, uno dopo l'altro, insuccessi fatali per la vita di un bambino, tra cui quello ritenuto il più clamoroso tra tutti: bocciato agli esami (allora c'erano ancora) di seconda elementare.

La mia maestra, una donna severa, sempre vestita di nero, con occhiali spessi e accanita fumatrice di Muratti, viveva a Milano e con evidente frustrazione si doveva recare ogni mattina nella nostra scuola di provincia a Cernusco sul Naviglio...»

«Il maestro non è colui che possiede il sapere, ma colui che sa entrare in un rapporto singolare con l'impossibilità che attraversa il sapere, che è l'impossibilità di sapere tutto il sapere

«Ogni insegnante insegna a partire da uno stile che lo contraddistingue. Non si tratta di tecnica né di metodo. Lo stile è il rapporto che l'insegnante sa stabilire con ciò che insegna a partire dalla singolarità della sua esistenza e del suo desiderio di sapere.»

«Il vero cuore della Scuola è fatto di ore di lezione che possono essere avventure, incontri, esperienze intellettuali ed emotive profonde.»

«Una lezione è tale solo se sa mantenere sveglio il desiderio, se sa generare transfert, trasporto, innamoramento primario sul sapere. Quel che resta della Scuola deve essere la Scuola come sentinella dell'erotismo del sapere, della possibilità contingente del risveglio.»

giovedì 1 aprile 2021

De Bono e i Sei cappelli per pensare

Edward De Bono (Malta 1933) è medico e psicologo, nonché studioso e autore di moltissimi libri a carattere divulgativo sui temi della mente delle sue potenzialità.
È l'ideatore del concetto di "pensiero laterale" che è un neologismo nato per identificare il pensiero divergente in antitesi al pensiero consequenziale logico-razionale (detto anche lineare).
È considerato una autorità nell'ambito del pensiero creativo.
È anche ideatore del Programma di Pensiero CoRT per le scuole, che è un programma parecchio utilizzato a livello internazionale per promuovere le abilità di pensiero.

I suoi libri più noti sono Il meccanismo della mente e Sei cappelli per pensare.

Il Meccanismo della Mente

In questo libro Edward De Bono descrive come la rete nervosa del cervello si comporta seguendo schemi fissi secondo un sistema auto-organizzato. Partendo da queste basi di carattere scientifico, De Bono ha forgiato la sua metodologia sulle abilità del pensiero.

Sei cappelli per pensare

In questo libro Edward De Bono spiega come in molti ambiti (lavorativi o scolastici) possa essere utile per condurre gruppi di lavoro condividere idee e progetti in maniera pacata e rispettosa esaminando la situazione sotto vari punti di vista, valutando pro e contro, ipotizzando nuovi percorsi inesplorati.
I sei cappelli sono simbolici e vengono utilizzati con le modalità di seguito esposte.

venerdì 25 ottobre 2019

Manifesto degli insegnanti vivaci



1. Per un insegnante vivace, la passione per la conoscenza e il desiderio di scoprire sono importanti valori da trasmettere. Stimolare la voglia di apprendere si rivela fondamentale nello sviluppo della personalità dei ragazzi.

2. Agli allievi diamo regole e strumenti ma non ingabbiamo la loro creatività. Griglie e modalità rigidamente preconfezionate non possono che appiattire la vivacità, la fantasia e l’entusiasmo.

3. La scuola deve essere il primo luogo dove il bambino può sperimentare un modello di comunità fondata su principi democratici e sull’importanza dell’operosità, intesa come personale contributo attivo e creativo in grado di accrescere e rafforzare il gruppo classe.

4. Rispettiamo ogni ragazzo nella sua unicità, affianchiamolo nella scoperta dei talenti seguendo le sue inclinazioni naturali, affinché in futuro possa svolgere un’attività che concorra al progresso materiale o spirituale della società (come sancito dall’art. 4 della nostra Costituzione).

5. Prendiamo le distanze da approcci semplicistici e standardizzati che non sono in grado di tener conto dell’individualità specifica, ma tendono a incasellare e appiattire i bisogni e i talenti.

6. Valorizziamo la diversità come fonte di ricchezza, favoriamo l’intercultura, diveniamo ambasciatori di pace.

7. Trasmettiamo il nostro sapere con entusiasmo, guidiamo gli alunni alla scoperta del mondo, consapevoli che la conoscenza è un processo in continuo divenire e non qualcosa di statico da tramandare uguale a se stesso così come noi lo abbiamo appreso; è invece un percorso in continua evoluzione fatto di incontri, esperienze emotive, avventure e conquiste.

8. Lavoriamo affinché l’ora di lezione condotta con ardore e creatività sia un’onda travolgente capace di allontanare i ragazzi dalla noia e di risvegliare le loro passioni.

9. Ogni bambino ha diritto a vivere le ore di scuola in un ambiente sereno e accogliente, alternando le ore di lezione a momenti ludici e di aggregazione, in grado di stimolarlo e coinvolgerlo in maniera creativa e piacevole.

10. Impegniamoci affinché valori come l’entusiasmo, l’empatia, la solidarietà, il rispetto si propaghino in maniera contagiosa.

11. Le pari opportunità per tutti sono alla base di ogni realtà equa e democratica.
Ognuno ha pari dignità sociale. È importante evitare che si creino ostacoli che limitano la libertà e l’uguaglianza, contrastare ogni forma di prevaricazione quali per esempio il bullismo, sensibilizzando i bambini affinché comprendano le emozioni e imparino a gestirle, sviluppando doti di empatia alla base del rispetto e solidarietà umana.

12. Proteggiamo i ragazzi dalle loro debolezze, sensibilizziamoli perché diventino adulti consapevoli, non schiavi di forme di dipendenza, bensì liberi e autonomi, rispettosi degli altri come di loro stessi, consci del valore dell’intelligenza emotiva e sociale.

13. Ogni ragazzo ha il diritto di essere affiancato affinché possa divenire padrone del linguaggio per usarlo in maniera efficace quale strumento di comunicazione e affermazione della sua personalità, sviluppando altresì una mente narrativa dotata di quella riflessività indispensabile per sviluppare l’intelligenza intrapersonale e interpersonale.

14. Sviluppo sostenibile, riciclo, risparmio delle risorse, permacultura, amore per la Terra e rispetto della biodiversità sono temi su cui è importante sensibilizzare per formare terrestri consapevoli con una visione ecocentrica in grado di tutelare il futuro.

Rossana d’Ambrosio direttore delle testate Vivacemente e VivacementeDue

Manifesto proposto da Rossana d’Ambrosio
scrivetemi per commentare e/o proporre integrazioni e/o modifiche - rossana.dambrosio@vivacemente.it

lunedì 11 marzo 2019

Educare alle emozioni e alla gioia

"Alfabetizzazione Emotiva". Un testo agile che affianca gli insegnanti nel delicato compito di sostenere i bambini verso la comprensione e la gestione delle emozioni, accrescendo la loro intelligenza emotiva e favorendo altresì un clima armonioso nel gruppo classe, in grado di prevenire ogni forma di prevaricazione e bullismo.
Il libro è composto da:
- pagine in cui vengono trattati argomenti relativi a dinamiche psicologiche e sociali, in maniera scorrevole ma scientifica ed esauriente;
- pagine con proposte operative da svolgere insieme ai bambini.
Ecco l'indice con gli argomenti trattati.


Formato: 17 x 24 cm
Pagine: 120
Rilegatura: con spirale, per una facile fruibilità 
Prezzo: 22 €  
 
Il libro al momento è esaurito.

martedì 9 ottobre 2018

Aiutare i bambini con Sindrome di Asperger

I bambini con Sindrome di Asperger sono poco inclini a capire il linguaggio non verbale, non riescono quindi a comprendere correttamente le espressioni facciali e loro stessi possono assumere espressioni inadeguate al contesto, che possono essere interpretate come atteggiamenti beffardi e fuori luogo.
Oggi si sa che i bambini con SA hanno bisogno di più tempo per capire ciò che gli altri capiscono istintivamente. Quindi, le regole vanno opportunamente spiegate, magari anche con il supporto di disegni per essere meglio assimilate, così come viene suggerito nel volume di Carol Gray, dal titolo Il libro delle storie sociali.

sabato 20 gennaio 2018

La scuola di Davide

Il libro "La scuola di Davide" scritto da Claudio Berretta nella forma del romanzo, narra con grande sensibilità la storia sofferta di Davide e del suo insegnante di sostegno.
Davide, allievo certificato come portatore di disturbi relazionali, si sente escluso e la sua esclusione diviene motivo di rabbia ma anche spunto per eccedere nei suoi comportamenti plateali e a volte pericolosi soprattutto per se stesso.
Troppo spesso, questi allievi non vengono compresi per mancanza di conoscenza sui disturbi di relazione e vengono visti soltanto come un problema da gestire tenendoli il più possibile lontani dal gruppo classe. E non di rado i loro insegnanti di sostegno non trovano negli altri colleghi il supporto per includere questi ragazzi evitandone l'isolamento.
In questo libro si racconta di una scuola che a fatica gestisce Davide, ma in qualche modo grazie all'impegno e alla perseveranza del professor Bonforti, riesce a riflettere e riorganizzarsi per divenire in scuola inclusiva, in grado di accogliere allievi con Bisogni Educativi Speciali, contemplando l'idea di speciale normalità.
Per sapere dove trovare questo libro consulta la pagina di Aracne editrice

Proposte per una scuola inclusiva

Le problematiche della scuola attuale derivano sì dalla mancanza di risorse, umane e materiali, ma anche da carenze di formazione e riflessione comune. Claudio Berretta in questo volume, agile e scorrevole nella lettura, intende dar vita a un confronto aperto e costruttivo al fine di attivare un cambiamento, auspicabile in tempi brevi, che possa trovare nella ricerca pedagogica e scientifica le sue basi per la realizzazione di una società equa, democratica, solidale e inclusiva.
Le proposte presentate si basano su due principi: 
costruire relazioni cooperative e non competitive, trovare forme di valutazione costruttive (sia per gli allievi che per gli insegnanti) non improntate ad attribuire premi e punizioni, ma ad aiutare a migliorarsi.
Per sapere dove trovare questo libro consulta la pagina di Aracne editrice

domenica 1 ottobre 2017

Voce-terapia per liberare la mente e aumentare l'autostima

Le logoterapie e le tecniche di educazione alla parola e al canto talvolta si sono dimostrate non risolutive. Infatti, non è sempre possibile rimuovere certi impedimenti psicofisici alla corretta emissione del suono vocale mediante esercitazioni circoscritte all’apparato orale e respiratorio.
Da una osservazione casuale, Francesca Romano ha intuito la soluzione teorica alle problematiche legate alla parola e al canto, e ha messo a punto alcune pratiche innovative ed efficaci per utilizzare appieno le potenzialità del corpo, cassa di risonanza della voce umana.

lunedì 19 settembre 2016

Comandamenti degli insegnanti - George Pólya

George Polya (1887-1985) è stato un matematico ungherese.
Lavorò su una grande varietà di argomenti matematici come le serie, la teoria dei numeri, il calcolo combinatorio e la probabilità.


Ecco i suoi "comandamenti" per chi si dedica all'insegnamento:


1 - Abbi interesse per la tua materia.

2- Conosci la tua materia.

3 - Conosci i modi secondo i quali si impara: il miglior modo di imparare qualsiasi cosa è di scoprirla da soli.

4 - Cerca di leggere sul viso degli studenti, cerca di capire le loro aspettative e le loro difficoltà; mettile al loro posto.

5 - Dai loro non soltanto informazioni, ma anche "saper-come", attitudini mentali, abitudine al lavoro metodico.

6 - Fai loro imparare ad indovinare.

7 - Fai loro imparare a dimostrare.

8 - Cerca quegli aspetti del problema in questione che possono essere utili per i problemi futuri, cerca di mettere in evidenza lo schema generale che sta dietro la situazione concreta presente.

9 - Non rivelare subito tutto il tuo segreto, fallo indovinare dagli studenti prima di dirlo, fa loro scoprire da soli quanto è possibile.

10 - Suggeriscilo, non forzarlo.