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Illustrazione di Pucci Violi |
Blog per stimolare la creatività e approfondire la conoscenza in modo gioioso e coinvolgente. Dopo molti anni di editoria cartacea - con i giornalini Vivacemente diffusi a Torino dal lontano 2002 - ho voluto creare un raccoglitore virtuale per l'insegnamento vivace ( VivacePedia ) con migliaia di schede didattiche utili ai genitori e insegnanti di Scuola d'Infanzia, Primaria e Secondaria di 1°grado.
didattica a distanza
lunedì 26 febbraio 2018
domenica 25 febbraio 2018
Lavoretti creativi con materiale di recupero
La creatività dei bambini, guidati da insegnanti piene di entusiasmo, può dare frutti "fantastici" nel vero senso della parola.
Osservate le foto dei lavori premiati a un concorso di Ecologiocando indetto dal giornalino Vivacemente un po' di anni fa. Queste immagini offrono spunti davvero interessanti.
Osservate le foto dei lavori premiati a un concorso di Ecologiocando indetto dal giornalino Vivacemente un po' di anni fa. Queste immagini offrono spunti davvero interessanti.
Il Maestro dei lavoretti creativi
Paolo Grasso, maestro di creatività.
Esperto in teatro di figura per bambini e attività con materiali di recupero.
Le più vecchie avventure della famiglia Cioffi
Queste sono le prime avventure della famiglia Cioffi ideata da Rossana d'Ambrosio.
Si tratta di fumetti autoconclusivi (3 strisce in una sola pagina) scritti per Vivacemente nel 2004 da Giorgio Figus (sceneggiatore Walt Disney).
Si tratta di fumetti autoconclusivi (3 strisce in una sola pagina) scritti per Vivacemente nel 2004 da Giorgio Figus (sceneggiatore Walt Disney).
venerdì 23 febbraio 2018
Il disegno narrativo condiviso
La tecnica del Disegno Narrativo Condiviso è stata elaborata dallo psicologo e psicoterapeuta Gianluigi Passaro in diversi anni di studio, ricerca e sperimentazione sul campo.
Raccontare in terapia significa richiamare una traccia non ancora compresa a livello emotivo e investirla di carico emozionale, affinché possa divenire un ricordo occupando la giusta posizione in mezzo a tutti gli altri ricordi.
La novità sta nel fatto che bambino e psicoterapeuta lavorano fianco a fianco senza barriere, in maniera ludica e spontanea, e questo permette al bambino di aprirsi maggiormente raccontando anche tracce non ancora elaborate.
La psicoterapia consente di raccontare la propria storia investendola di nuovi significati in modo per offrire equilibrio e armonia.
La tecnica si concretizza nella realizzazione delle cosiddette Puntastorie. Partendo da punti impressi su un grande foglio di carta bianca, si disegnano linee e poi figure geometriche semplici fino ad arrivare a illustrazioni e narrazioni che racchiudono il vissuto del del bambino.
Il Disegno Narrativo Condiviso rappresenta dunque un lavoro creato a quattro mani da paziente e terapeuta, che si arricchisce man mano di contenuti
simbolici, fino a diventare una vera storia.
Il DNC in virtù del suo essere simbolico diviene, in ogni sua componente, fonte di informazione: le
posizioni sul foglio, il tratto, la scelta dei soggetti disegnati, l’uso
dei colori, tutto è rappresentativo e contribuisce a delineare il profilo del piccolo paziente.
Gli scopi nell’utilizzare questa tecnica sono molto vasti: esplorare il livello grafico del bambino, le capacità intuitive e di soluzione delle difficoltà le competenze narrative e logiche, l’emotività e
le paure. Il racconto creato diventa una storia personale, con
emozioni, speranze, angosce, tutto ciò che ci rende espansivi o che porta a rinchiudersi.
La Puntastoria permette al piccolo di
avvicinare questi aspetti, di dare loro voce, di riconsiderarli ed
elaborarli. Inoltre, offre dettagli importanti sul
paziente in un determinato momento per poter valutare un efficace percorso terapeutico. Una buona storia include già
al suo interno la via del cambiamento e la terapia è lo spazio narrativo
in cui questa storia può prendere forma. Mentre i fatti rimangono i medesimi, ma è il narratore che cambia e riesce a trovare, nella
storia, una nuova via per superare le criticità.
La mente narrativa
Mediante la nostra mente e le sue capacità narrative costruiamo e ricostruiamo il nostro passato e il nostro presente. Anche il nostro domani. La memoria e l'immaginazione si fondono in questo processo.
La mente è fondata sulla sua stessa attività narrativa.
La narrazione è imprescindibile per l’organizzazione del pensiero e per attribuire significati all’esperienza umana.
Il nostro dialogo interiore implica una continua narrazione necessaria per organizzare i nostri pensieri, per costruire la nostra personalità e per attribuire significato al mondo che ci circonda. Questi processi avvengono mentre elaboriamo emozioni e sentimenti.
La narrazione e l'autoriflessività sono fondamentali per i processi cognitivi.
Chi nasce con problemi uditivi e non diviene padrone di un linguaggio, non riesce a sviluppare una mente narrativa e se non viene supportato opportunamente presenterà un ritardo cognitivo.
martedì 20 febbraio 2018
Disegnare bambini per i fumetti
lunedì 19 febbraio 2018
L'utilità della febbre
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Illustrazione di Pucci Violi |
La febbre è un innalzamento della temperatura corporea sopra i livelli normali, intesi orientativamente da 36,1° a 37,1°C, a seconda del sistema di misurazione (temperatura ascellare, rettale, orale).
Questa variazione fisiologica è di origine endogena e può comparire in numerose affezioni di differente natura e gravità; spesso è la prima manifestazione rilevabile di una malattia.
Questa variazione fisiologica è di origine endogena e può comparire in numerose affezioni di differente natura e gravità; spesso è la prima manifestazione rilevabile di una malattia.
Diversi agenti eziologici causano l’attivazione dei macrofagi, scatenando nell’organismo umano un processo infiammatorio, che induce l’ipotalamo a programmare i meccanismi di produzione e di inibizione di dispersione di calore.
La febbre, in sé, non è una malattia, ma un meccanismo di difesa, comune a tutti gli uomini e agli animali superiori: serve a potenziare la risposta immunitaria e a rallentare la replicazione di batteri e virus. In un ambiente intorno ai 38,5°C, questi microrganismi hanno scarsa probabilità di sopravvivenza e le sostanze tossiche, che essi producono, vengono espulse dal corpo più velocemente.
venerdì 16 febbraio 2018
Attività per bambini con disturbo di attenzione
I bambini con disturbo dell'attenzione vanno trattati con particolare cura e sensibilità, cercando di diversificare la proposta di attività al fine di richiamare il loro interesse non appena questo inizia a scemare.
L'ideale è che questi bambini abbiano un insegnante di sostegno che possa dedicarsi a loro. Purtroppo questo non sempre è possibile.
In generale, tutti i bambini tendono ad annoiarsi se la lezione risulta monotona e ripetitiva. In alcuni bambini i tempi di attenzione si riducono ulteriormente.
La lezione frontale non è la più indicata per mantenere alta l'attenzione, tuttavia attraverso il racconto è possibile coinvolgere i bambini. Il tono della voce non deve essere mono-tono, saper modulare la voce e diversificare il timbro è un ottimo espediente per intrattenere i bambini.
Lo storytelling (insegnare attraverso la narrazione) è una buona strategia. Ogni personaggio della storia avrà una sua voce particolare e queste cambi di tono, riescono a tenere viva l'attenzione.
Lo storytelling (insegnare attraverso la narrazione) è una buona strategia. Ogni personaggio della storia avrà una sua voce particolare e queste cambi di tono, riescono a tenere viva l'attenzione.
Al fine di evitare che siano distratti e svogliati, è molto importante farli interagire i bambini.
Durante uno storytelling possono essere invitati loro stessi a impersonare determinati personaggi ripetendo alcune frasi che riprendono concetti importanti o scene chiave.
Durante uno storytelling possono essere invitati loro stessi a impersonare determinati personaggi ripetendo alcune frasi che riprendono concetti importanti o scene chiave.
Alla narrazione si può alternare la vera e propria drammatizzazione.
Inoltre, anche il disegno può essere di supporto e anche tutte quelle attività manuali che si prestano a divenire di rinforzo rispetto a un determinato argomento.
Nel caso di una lezione di matematica possiamo raccontare la storia del matematico Tartaglia, vittima di bullismo (in realtà si chiamava Nicolò Fontana ma veniva chiamato "Tartaglia" per il suo problema di balbuzie) prima di introdurre i concetti di matematica.
In una lezione di scienze in cui si parla di invenzioni, si può parlare dell'invenzione della carta narrando anche il periodo storico. Poi si possono fare gli origami e altri lavoretti di manipolazione con la carta pesta.
L'importante è diversificare il più possibile e far interagire i bambini attraverso molteplici attività che coinvolgono più sensi.
La carta si può lèggere se è scritta, ammirare se è dipinta, si può toccare per scoprine la rugosità attraverso il tatto (notare le differenze tra carta patinata e uso mano). La carta appena uscita dalla tipografia si può annusare: ha un profumo molto particolare e attraverso l'olfatto si può capire se un libro è fresco di stampa..
La carta si può lèggere se è scritta, ammirare se è dipinta, si può toccare per scoprine la rugosità attraverso il tatto (notare le differenze tra carta patinata e uso mano). La carta appena uscita dalla tipografia si può annusare: ha un profumo molto particolare e attraverso l'olfatto si può capire se un libro è fresco di stampa..
I giochi con la carta si prestano a essere svolti in classe. Si può usare carta di recupero abbattendo ogni costo, inoltre si hanno molte possibilità per fare attività creative e coinvolgenti. Questa è anche l'occasione per parlare di riciclo, di raccolta differenziata e tutela dell'ambiente.
Il bambino è attratto dalla carta perché lui stesso, opportunamente guidato, può creare un piccolo libro illustrato, vari oggetti in carta pesta, manifesti, cartelli per comunicare.
Potete aiutare il bambino a realizzare il libro della sua storia personale.
Ogni pagina rappresenterà un periodo della sua vita.
Si possono usare foto da incollare sulle pagine oppure il bambino può fare dei disegni. Se è già in grado di scrivere, sotto ogni immagine, potrà scrivere una frase.
I fogli vengono bucati con una foratrice da ufficio e rilegati con un nastro colorato.
Poi si possono creare dei contenitori per archiviare i vari lavori fatti, suddividendoli per categorie.
I contenitori si possono realizzare utilizzando scatole di scarpe rivestite con carte colorate. Sul lato frontale della scatola si può apporre un elemento distintivo che faccia comprendere il suo contenuto.
Nel prossimo post proporrò diverse carte illustrate che possono essere utilizzate per inventare delle storie oppure per fare il gioco delle categorie.
© Rossana d'Ambrosio
© Rossana d'Ambrosio
sabato 10 febbraio 2018
venerdì 9 febbraio 2018
giovedì 8 febbraio 2018
mercoledì 7 febbraio 2018
La noia è nemica dei bambini
Un piccolo animale come compagno di gioco
martedì 6 febbraio 2018
Il gioco della settimana
lunedì 5 febbraio 2018
Affrontare il tema delle paure con i bambini
Anche i grandi possono avere paura!
Ecco una lettura spiritosa per affrontare il tema delle paure con i bambini della scuola primaria.
Ecco una lettura spiritosa per affrontare il tema delle paure con i bambini della scuola primaria.
venerdì 2 febbraio 2018
giovedì 1 febbraio 2018
Le sillabe: unione di vocali e consonanti
Benvenuti nel palazzo delle sillabe, per insegnare ai bambini come si formano le sillabe unendo le varie consonanti con le 5 vocali.
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