mercoledì 27 dicembre 2023

Filastrocca sulla Befana

Prepariamoci all'arrivo della Befana

La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
con le toppe alla sottana
viva viva la Befana!

Con la scopa di saggina
viva viva la nonnina!
Viene, bussa e scappa via,
la Befana è amica mia!

Deve sempre ripartire
è un giro a non finire.
Che fatica decollare,
ma dai bimbi deve andare.

Si è strappata la sottana
è tutta a pezzi la Befana!
Sembra proprio tanto stanca
più si affanna e più si sfianca.

Sulla scopa si è accasciata,
poi fa una rovesciata
ma riprende a volare
sovrastando monti e mare.

lunedì 18 dicembre 2023

giovedì 7 dicembre 2023

Merry Christmas to you


Attività con materiali dei recupero

Rebus di Natale e curiosità

Ecco un'altra scheda sul tema dei rebus natalizi.
Anche questi rebus sono elaborati con il "metodo Vivacemente".
In base a questo metodo troverai:
- i disegni riferiti a nomi (comuni o propri) inseriti dentro a rettangoli
- i disegni riferiti ad aggettivi inseriti dentro a trapezi
- i disegni riferiti a verbi (azioni) inseriti dentro a cerchi.

Rebus di Natale per bambini

Ecco alcuni rebus, in tema con le festività natalizie, adatti ai bambini della scuola primaria.
Questi rebus sono realizzati con il "metodo Vivacemente" in base al quale:
- i disegni dentro dentro i rettangoli si riferiscono a nomi comuni
- i disegni dentro dentro i trapezi si riferiscono ad aggettivi

giovedì 9 novembre 2023

Rendere pan per focaccia, cosa significa

Perché si dice così?
È sempre interessante scoprire da dove derivano i significati dei modi di dire.

Amicizia e sentimenti, per vivere felici

Questa è una storia sul valore dell'amicizia e dei sentimenti. Nessuno può bastare a se stesso. La solitudine non porta alla felicità.

mercoledì 18 ottobre 2023

Quali sono le condizioni più sfavorevoli, nell'ambito delle relazioni interpersonali?

 Una persona può anche giungere alla follia quando si trova in una delle seguenti condizioni estreme:

- essere isolata dal mondo senza poter avere alcun contatto con i suoi simili

- essere costretta a vivere in una condizione di sovraffollamento esagerato, perdendo il suo spazio vitale e il diritto a ogni forma di privacy.

Queste sono due condizioni estreme possono verificarsi, per esempio, all'interno delle case circondariali, quando una persona viene posta in isolamento oppure in condizioni di sovraffollamento carcerario. Se queste situazioni si protraggono molto a lungo nel tempo, possono generare pesanti ripercussioni sulla psiche. Per questo, è importante interrogarsi sulla differenza tra pena punitiva e pena rieducativa, valutando caso per caso il tipo di riabilitazione più adatta.

Al di là della situazione carceraria, purtoppo ci sono molte altre situazioni in cui le persone si ritrovano ad essere isolate ed emarginate per differenti motivi:

1. Difficoltà a interagire con gli altri (ad esempio a causa di un disturbo depressivo o di un disturbo evitante di personalità o di un disturbo di ansia sociale).

2. Bullismo, mobbing, o altre dinamiche "in group" e "out group" che portano all'emarginazione di alcune persone.

3. Problematiche legate a una gestione delle politiche sanitarie che prevedono lockdown e distanziamento sociale per tempi prolungati.

4. Eccessivo utilizzo della tecnologia e dei social che possono trasformarsi, con un effetto paradosso, mezzi di comunicazione che ergono delle barriere, anziché superarle.

Negli ultimi tre anni, abbiamo assistito all'instaurarsi di queste dinamiche catastrofiche, in particolar modo per la salute psichica dei nostri figli. Bambini e ragazzi, ancora in fase evolutiva, hanno perso il contatto autentico con i loro coetanei e dopo tempi protratti di isolamento si sono ritrovati nell'incapcità di riaprirsi al mondo e hanno manifestato ansia, astenia, anedonia...
I genitori si sono sentiti impotenti di fronte alla spegnersi dell'entusiasmo e della gioia di vivere dei loro figli. Talvolta si sono anche sentiti in colpa per non essere riusciti a proteggerli dallo tsunami che si è abbattuto su di loro, allontanandoli dalla quotidianità e facendoli sentire emarginati, specialmente quando in famiglia si sono fatte scelte diverse, non condividendo le imposizioni sanitarie. Imposizioni uguali per tutti, che non prevedevano mai alcuna esezione, per nessuna categoria. Molti elementi hanno generato comprensibili dubbi, facendo fare un passo indietro, anche a causa della mancanza di dati certi.
Per chi ha vissuto queste situazioni, non sentendosi allineato, e assistendo suo malgrado al disagio dei propri figli, sono a disposizione per supporto psicologico. Per richiedere un consulto e avere informazioni, vai al pulsante in alto a destra: Contatti

Tautogramma con G, graziose ginestre gialle

 

venerdì 6 ottobre 2023

Il bonobo è dotato di empatia e spirito di solidarietà

La vita felice dei bonobo


Il bonobo è un primate della famiglia degli ominidi.
Viene chiamato anche scimpanzé pigmeo o scimpanzé nano.  
Oltre che per le ridotte dimensioni, i bonobo si distinguono dagli scimpanzé comuni per il colore nero del muso (tranne le labbra che sono rosa) e per i ciuffi di peli alla sommità della testa.
In età matura possono evidenziare segni di calvizie.
In base agli studi scientifici, si stima che la linea evolutiva dei progenitori di scimpanzé e bonobo si sia separata da quella dei progenitori degli umani circa 5 milioni di anni fa.
Invece, la separazione tra le linee evolutive di bonobo e scimpanzé si ritiene sia avvenuta circa un milione di anni fa. La causa si pensa sia dovuta al fatto che, né gli scimpanzé, né i bonobo, sono in grado di nuotare e l'assetto del corso del fiume Congo ha impedito i contatti avviando un processo di differenziazione.
L'habitat naturale dei bonobo sono le foreste pluviali dell'Africa centrale (Congo) a circa 500 metri sul livello del mare, con clima caldo-umido. Soltanto in rare occasioni i bonobo si addentrano in aree non boschive. 
Si cibano in gran parte di frutta e verdura (molto più degli scimpanzé) ma cercano anche proteine di origine animale.
I bonobo (come gli scimpanzé) si muovono da quadrupedi e usano le nocche delle mani per appoggiarsi al suolo.
Vivono in comunità formate da una cinquantina di elementi (uomini, donne, cuccioli). La loro convivenza è molto pacifica. I bonobo sono dotati di empatia, sono in grado di provare compassione, di mostrare gentilezza e solidarietà. La loro vita è molto ricca di scambi di affettività. Sono gli unici animali che si baciano come noi umani. Secondo alcuni studiosi la loro vita felice è dovuta ai loro atteggiamenti di trasporto affettivo in grado di contenere i livelli di stress e le rivalità.
Alcuni studi sui bonobo, in cattività, hanno mostrato un particolare comportamento che vorrei portare alla vostra attenzione, perché potrebbe essere utile per parlare di lotta al bullismo e di solidarietà verso chi ne è vittima. Tale comportamento viene messo in atto quando c'è un'aggressione verso un membro di un gruppo, da parte di un altro membro. La vittima dell'aggressione viene sostenuta dai membri del suo gruppo con il "contatto affiliativo" (sedersi a stretto contatto, abbracciandosi, accarezzandosi, grattandosi a vicenda). Questa forma di comportamento evoluto ha lo scopo di contenere il disagio della vittima dell'aggressione e inoltre diminuisce le probabilità che si verifichino altre aggressioni nei suoi confronti, in futuro.

Che cosa sono i tautogrammi?

I tautogrammi sono brevi componimenti o frasi, le cui parole iniziano tutte con la stessa lettera.
Esempio: Case Comode Costruite Col Cemento.

Tautogramma con O, Ottavia obietta ogni-cosa ogni-giorno

 

lunedì 2 ottobre 2023

Filostracca per i nonni

È bello stare in loro compagnia
mi danno tenerezza e il tempo vola via.
L’età non conta per volersi bene,
per sorridere e volare sulle altalene.
Quando arrivano i nonni è sempre una festa
in loro compagnia una giornata non mi basta.

@Vivacemente

Scheda sui cibi in inglese

 

domenica 1 ottobre 2023

venerdì 29 settembre 2023

Rebus delle emozioni

Per riprendere l'argomento delle emozioni, ecco una pagina di rebus con cambio lettera, su questo tema.

giovedì 28 settembre 2023

Cosa gratifica maggiormente i bambini

Quali sono le attività più piacevoli e gratificanti per l’essere umano?
Proviamo a rispondere escludendo le attività legate alle esigenze fisiologiche che rappresentano i bisogni primari (quelli si trovano alla base della piramide ideata dallo psicologo Abraham Maslow).
Quindi escludiamo il piacere di fare una bella dormita quando abbiamo sonno, o una bella mangiata quando abbiamo ha fame.

Secondo gli studi di psicologia evolutiva (Jean Piaget), fin da quando si è bambini il gioco più bello e gratificante è quello di realizzare qualcosa.
Pensiamo ai giochi legati alle costruzioni, in particolare quelli dove si è liberi di creare. L’attività di costruire, in maniera libera seguendo la propria inventiva, soddisfa il bisogno di spontaneità, legato alla auto-realizzazione che sta al vertice della piramide di Maslow.
Crescendo, il piacere si lega anche alla possibilità di risolvere un enigma, di superare un ostacolo o di svelare un mistero.
Infatti, bambini e adulti sono attratti da storie in cui il protagonista affronta un problema, combatte e supera una situazione difficile, o comprende qualcosa che lo stava tormentando, per esempio svela un imbroglio... Questo migliora il senso di autoefficacia (così come ci spiega Albert Bandura), contribuisce a rafforzare le life skills e l’autostima.
È importante guidare figli e allievi verso attività utili, che non servano semplicemente a riempire il tempo, ma che infondano una gratificazione profonda e che possano contribuire ad un’autentica maturazione sviluppando altresì buone capacità di problem solving.

mercoledì 27 settembre 2023

La piramide dei bisogni di Maslow

Ecco la rappresentazione grafica della priramide dei bisogni, ideata da Abraham Maslow.
Essa molto utile per capire le nescessità degli individui, si parte dai bisogni di base, soddisfatti i quali si sente l'esigenza di soddisfare i bisogni superiori.

martedì 19 settembre 2023

Il primo passo per creare un buon clima nel gruppo classe

Il primo passo per creare un buon clima nella classe è quello di lavorare sulla alfabetizzazione emotiva.

A questo scopo trovate moltissime schede di lavoro alle etichette: 




La proporzione aurea spiegata ai bambini

La proporzione aurea, detta pure proporzione divina o numero d'oro è un rapporto tra due dimensioni disuguali. Questo rapporto corrisponde a un numero non intero che è pari a 1,618...
Questa proporzione divina la troviamo in natura, nell’evoluzione delle onde del mare, nelle conchiglie, in alcuni ortaggi come per esempio i “cavoli romani” che presentano elementi geometrici ripetuti detti “frattali”.
Sin dall’antichità questo rapporto indica la continua propensione verso la perfezione. Per questo motivo, pittori, scultori, architetti, progettisti vari hanno cercato di rispettare questa proporzione divina affinché le loro opere trasmettessero un senso di armonia e bellezza.

La proporzione aurea, che viene chiamata anche sezione aurea, è stata scoperta dai pitagorici, definita da Euclide e per moltissimi anni è stata oggetto di studi e riflessioni, anche simboliche, tanto da essere stata definita “proporzione divina” in un trattato a cura di Fra' Luca Bartolomeo de Pacioli (religioso e matematico) e illustrato da Leonardo.

La fillotassi spiegata ai bambini

Come si dispongono i fiori e le foglie sulle piante?
È frutto di casualità oppure la natura segue un suo disegno?
In natura quasi nulla è lasciato al caso. E anche quando pare che sia la casualità a governare l'andamento delle cose, in realtà poi si scopre che non è così.

I bambini che sono molto curiosi e vanno spesso alla ricerca dei perché potrebbero domandarvi perché le foglie e i fiori si dispongono in un modo così particolare, dando origine a disegni meravigliosi.
C'è una scienza precisa che si occupa di studiare questi fenomeni; essa si chiama fillotassi.


La fillotassi è una branca della botanica che studia l’ordine con cui le foglie e i fiori si distribuiscono sulle piante, dando origine a forme geometriche in molti casi spettacolari e suggestive.
Anche i petali di moltissimi fiori sono disposti come se un’ intelligenza superiore avesse seguito i numeri secondo la successione di Fibonacci

Infatti, in molti alberi, scegliendo una foglia su uno stelo (cui si assegna il numero “0”) e contando il numero di foglie fino ad arrivare a una foglia perfettamente allineata con la foglia “0”, si ha un numero di Fibonacci. 
Per esempio nell’olmo le foglie si distribuiscono in modo tale che partendo da una foglia si arriva alla foglia sopra con la spirale che attraversa 3 foglie. 
Nel ciliegio per ottenere la stessa cosa devo attraversare 5 foglie, mentre nel pero 8 foglie.

Fillotassi è un termine che deriva dal greco phyllon=foglia + taxis=ordine.