martedì 30 dicembre 2014

Filastrocca di capodanno di Gianni Rodari

Filastrocca di capodanno
fammi gli auguri per tutto l’anno:

voglio un gennaio col sole d’aprile,

un luglio fresco, un marzo gentile;

voglio un giorno senza sera

voglio un mare senza bufera;

voglio un pane sempre fresco,

sul cipresso il fiore del pesco;

che siano amici il gatto e il cane,

che diano latte le fontane.

Se voglio troppo, non darmi niente,

dammi una faccia allegra solamente.


Gianni Rodari

Poesia per il nuovo anno

L'anno nuovo

Indovinami, indovino,
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?

Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo il lunedì
sarà sempre un martedì.

Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno.

Gianni Rodari

Ninna nanna mago turchino

Illustrazione di Chiara Gobbo



Ninna nanna mago turchino
che porti un sorriso a ogni bambino
che non parli del lupo cattivo
perché non c’è d’avere paura.

I lupi son lontani nel bosco
e di cattivi non ne conosco.
Sono insieme ai loro lupetti
come ogni mamma coi suoi bimbetti.


Ninna nanna mago turchino
che porti il sonno a ogni bambino
per dormire sereno e beato
e sognare un mondo fatato.

© Vivacemente

Filastrocca dei mesi

Filastrocca popolare sui giorni dei mesi dell'anno

30 giorni a novembre
con april giugno e settembre
di 28 ce n'è uno
tutti gli altri ne han 31.
Illustrazione di Maria Mantovani

lunedì 29 dicembre 2014

Più tempo per vivere serenamente


Fotolia
È stato aggiunto più tempo la vita. Ora aggiungiamo più vita al tempo.

Nell’ultimo secolo, la durata della vita media si è estesa di oltre dieci anni. 
Questo grazie anche ai progressi della scienza che hanno permesso di sconfiggere gravi patologie o, perlomeno, di curare le persone da esse colpite, assicurando loro una buona qualità della vita, impensabile anche solo fino ad alcuni decenni fa.

Psicodramma e teatro della spontaneità

Psicodrammatizzando. Chi vuol togliersi la maschera?


Si vive in un contesto sociale dove gli aspetti esteriori, le apparenze sembrano aver preso il sopravvento sul modo di condursi delle persone. Sembra che l’apparire abbia vinto e abbiamo a disposizione molte maschere da indossare . Ma sarà proprio così? Non lo crediamo, ma prima o poi il movimento opposto della ricerca di autenticità e di liberazione interiore emerge come un impellente  bisogno del nostro Io. 
Ripercorrere le varie contraddizioni che contraddistinguono le relazioni personali tra finzione, vuota apparenza e autenticità potrebbe allora configurarsi come un progetto indispensabile finalizzato alla reale scoperta di sé.

I benefici dello sport

Tutti abbiamo ormai maturato la consapevolezza dell’importanza dello sport. Ogni adulto ha avuto modo di verificare quanto l’attività fisica sia opportuna per farci sentire più agili, scongiurando l’invecchiamento e mantenendoci in forma. Non sempre si trova il tempo per praticare uno sport o per andare in palestra, ma si possono trovare valide alternative alla sedentarietà...

Filastrocche per i più piccoli

Illustrazione di Pucci Violi

Il coniglio e lo spazzolino da denti

Il coniglietto Fagottino
si stiracchia nel suo lettino,
inizia così un nuovo giorno
già profuma il pane dal forno.




Il coniglietto Fagottino
vorrebbe essere un bambino
per possedere uno spazzolino.
Invece lo può solo sognare
perché a un coniglio
nessuno lo vuol regalare!
E lui teme che i suoi dentini
possano rompersi a pezzettini!

© Vivacemente

La lettura di una fiaba è un momento prezioso da donare ai bambini

Illustrazione di Pucci Violi
La fiaba come momento catartico dell’universo infantile

Un’ampia letteratura dell’infanzia che va da Freud a Piaget ha posto in evidenza l’importanza delle funzioni catartiche (purificatorie e liberatorie), integrative ed evolutive che assume l’attività ludica nei bambini.
Winnicott, sosteneva che il gioco svolge una funzione assai importante nell’economia psichica dell’individuo in quanto permette la scarica di quegli impulsi che, accumulati creerebbero danno alla salute psichica. 
Attraverso il gioco, infatti, il bambino cerca di rendersi padrone di tutte quelle situazioni che gli creano ansia, paura e che per imitazione cerca di ricostruire.

Ninna nanna con Morfeo

Illustrazione di Emanuela Carletti
Gioco e salto tutto il giorno
stanco tutti quanti attorno.
Combatto ogni battaglia
con la pappa e la tovaglia
coi pupazzi e con gli orsetti
con i tavoli e i cassetti...
Ma alla sera, stanco e affranto
mi arrendo a lui soltanto.

È Morfeo, il dio del sonno
assai più vecchio del bisnonno!
Ma è forte e combattivo
e va dritto al suo obiettivo:
far dormire ogni creatura
per non spegnerne la bravura
e donare un buon riposo
con un sogno assai prezioso!

© Vivacemente

Comprendere la creatività e promuoverla

Per creatività intendiamo la capacità, l’abilità di inventare qualcosa di nuovo e utile o di scoprire strade nuove per arrivare a risultati diversi, costruttivi e, spesso, imprevedibili.
L’imprevedibilità delle nuove idee sta a indicare che esse non sono necessariamente il risultato di ragionamente logici.
Spesso la creatività viene interpretata come un dono misterioso o una mera predisposizione genetica. Molti pensano di non esserne dotati e non immaginano di poterla promuovere e sviluppare. Sicuramente c’è chi è più versatile, flessibile e predisposto a elaborare idee originali, tuttavia la creatività può essere stimolata con ottimi risultati.

Ninna nanna al chiaro di luna

Illustrazione di Pucci Violi

La finestra ha incorniciato
un cielo blu tutto stellato.

Anche il gatto si è incantato
ora è già addormentato.

Ninna nanna al chiaro di luna
che sorride alle stelle
e le bacia una ad una.

Tieni per mano il tuo orsetto
dormi e sogna nel tuo letto.

La notte fonda è così scura
ma la luna l’accende
e nulla ti fa più paura.

Ninna nanna
in mezzo alle stelle
sogna tante cose belle.

© Vivacemente

Le promesse ai bambini vanno mantenute

L'importanza delle promesse e di non venire meno alla parola data

Sappiamo tutti, ripescando dalle esperienze vissute, quanto sia deludente ricevere promesse che poi non vengono mantenute. In ogni caso, delusione a parte, nei confronti di chi è venuto meno rispetto alla parola data, ci creiamo l’immagine di una persona poco credibile, che parla molto senza sapere bene quello che dice. 
Proviamo ad amplificare quello che noi recepiamo da una promessa non mantenuta e avremo una vaga idea di quello che significa per un bambino vivere questa esperienza.

L'abbraccio del papà


L'importanza di stare in braccio al papà

Durante i mesi di gravidanza, mamma e feto iniziano a comunicare attraverso il contatto corporeo.
La pelle del ventre della mamma stabilisce il contatto tra il bambino e il mondo esterno. Si crea così un dialogo e un profondo legame affettivo. Per questo le gestanti che si accarezzano a lungo la pancia, compiono un atto molto gradito al piccolo che ben percepisce questi gesti.

Più avanti nella gestazione, il feto dopo aver sviluppato la sensazione tattile, sviluppa l’udito, quindi non esitate a comunicare anche con la voce. Il bambino risponderà con vari movimenti alle diverse stimolazioni e questo servirà anche ad infondergli benessere, tranquillità e protezione.
Alla nascita il bisogno di sicurezza del bambino è molto forte, quindi il contatto corpo a corpo resta fondamentale. In questo modo si prolunga la sua vita intrauterina, accompagnando il suo ingresso nel mondo in maniera molto graduale.

Ora gioca un ruolo importantissimo anche il papà. Il suo abbraccio, il suo modo di accogliere il bambino e infondergli calore e fiducia, gettano le basi per un adulto sereno.

articolo tratto da Vivacemente

sabato 27 dicembre 2014

venerdì 26 dicembre 2014

La Befana nella tradizione popolare

Illustrazione di Pucci Violi

La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
con le toppe alla sottana
viva viva la Befana!

La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
con la scopa di saggina
viva viva la nonnina!

La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
con la gerla sulle spalle
e le toppe rosse e gialle!

martedì 23 dicembre 2014

Più tempo per fare le mamme e i papà

Fotolia
Nelle feste regala più tempo al tuo bambino.
La lettura di una fiaba, mano nella mano, può divenire un momento magico. Un momento davvero importante nella formazione della sua personalità.
Il calore, l'accoglienza, il senso di protezione, l'appartenenza, l'affetto, la sicurezza, la gioia, la sorpresa, la stupore...
una cascata di emozioni che aiuteranno il  bambino a crescere allontanando le paure e le insicurezze, la noia e la frustrazione.
Ne vale davvero la pena di costruire tutto questo al prezzo di un po' del tuo tempo accanto a lui, con serenità, senza fretta e distrazioni, soltanto a leggere, sorridere, commentare...

Iperattività e nervosismo nei bambini

Illustrazione di Pucci Violi
Per combattere l'iperattività e il nervosismo nei bambini la lettura di favole, racconti e filastrocche rappresenta un toccasana.  

La noia è cattiva consigliera, quasi sempre foriera di tristezza e, nel bambino, conduce sovente all’iperattività che può sfociare anche in atteggiamenti violenti. 
Bambini che spaccano, smontano, mettono sottosopra la casa, vanno alla ricerca di quello che possa interessarli o divertirli. Quasi sempre per combattere la solitudine.

Bambini spesso soli, spersi nella loro casa stracolma di giocattoli meccanici, elettronici, con canzoncine ripetitive con ritornelli assillanti che portano alla frenesia e all’inquietudine.
Bambolotti frignanti, macchinine, aerei, giochi elettronici... Gran parte di questi giocattoli emettono suoni ossessivi che riescono a impegnare i bambini per un tempo breve, portandoli subito dopo all’irritabilità.
La lettura di fiabe, filastrocche e racconti, così come il disegno, il contatto con la natura e gli animali sono attività che stimolano la fantasia e la curiosità dei bambini, li inducono a fare domande e a interagire in modo equilibrato con il mondo che li circonda, favorendo una crescita serena.

Vivacemente e i rebus per bambini


Rebus per bambini vivaci

Divertirsi con i rebus alla scoperta delle parole nascoste


Come sono nati i panini imbottiti?

L’invenzione del sandwich viene attribuita a John Montagu, conte di Sandwich, uomo di Stato dell’Inghilterra del Settecento.
Il conte era un uomo molto occupato, non solo per gli impegni pubblici, ma anche per la passione per il gioco delle carte.
Un giorno, per non allontanarsi sul più bello dal tavolo da gioco, ebbe l’idea di farsi affettare del pane tostato imbottito di carne di manzo. L’idea piacque a coloro che frequentavano il suo ambiente e in molti iniziarono a consumare i cosiddetti “sandwich”.

Sempre più bambini in sovrappeso

Le abitudini alimentari sono spesso distanti da quanto auspicabile per la salute. Non tutti fanno la prima colazione, è frequente l’assunzione di cibi ad alto contenuto calorico, mentre il consumo di frutta e verdura è per lo più scarso.
L’attività fisica viene praticata troppo poco e aumentano, invece, le ore dedicate alla televisione e soprattutto ai videogiochi.
In base a recenti statistiche, si rileva un costante aumento del numero di bambini in soprappeso, tanto che pare che questo numero sia maggiore rispetto al numero dei bambini denutriti.

lunedì 22 dicembre 2014

Neuroni in palestra con i rebus

Si avvicinano le vacanze, per questo vi sottoponiamo tante pagine di attività giocose che potreste stampare e utilizzare durante le feste per giocare insieme ai vostri bambini. Ecco un'altra pagina di rebus.


Promuoviamo il gioco sano

Illustrazione di Pucci Violi
Un bel gioco dura poco. Questo modo di dire che risale alla mia infanzia e che sentivo ripetere dai miei genitori, mi è venuto in mente quando mi è stato chiesto di parlare delle nuove dipendenze da gioco d’azzardo o dai tanti giochi altamente tecnologici attualmente disponibili sul mercato.

venerdì 19 dicembre 2014

Giocare ai travestimenti

Illustrazione di Emanuela Carletti
Il gioco, nelle prime sue forme, compare verso la fine del primo anno e accompagna l’individuo per tutta la vita.
Durante l’infanzia, il gioco svolge molteplici ruoli: gioia, libertà, riposo, fantasia e attraverso di esso il bambino si rapporta con la realtà.
Dal punto di vista psicologico, il gioco è un importante strumento di socializzazione e conoscenza della realtà. Aiuta, infatti, il bambino a comprendere e a fare proprio l’ambiente circostante attraverso le esperienze. Inoltre, è importante per scaricare le emozioni e per porsi in una posizione attiva in quelle situazioni della realtà in cui non lo è. Infatti, attraverso il gioco simbolico, il bambino assume ruoli che sono diversi dal proprio, riducendo sempre di più il proprio egocentrismo.
Dal punto di vista pedagogico, il gioco impegna la memoria e l’attenzione; inoltre, libera la fantasia e la creatività del bambino.
In molte scuole e ludoteche si è adibito uno spazio ai TRAVESTIMENTI. Questo spazio è attrezzato con ampi teli colorati e cuscini, uno specchio, strumenti musicali, un contenitore con vari capi d’abbigliamento, cappelli, occhiali, borse, maschere di cartone, trucchi.

Il gioco di finzione, detto anche simbolico, rappresenta una delle attività più importanti del bambino (in particolare dal primo fino al sesto anno di vita), attraverso il quale egli ha modo di strutturare il proprio sviluppo cognitivo, sociale e affettivo.
Si tratta, infatti, di una forma di gioco che influenza significativamente tutte le dimensioni della personalità infantile, in un rapporto di causa-effetto, di tipo quantitativo e qualitativo: quanto più e quanto meglio il bambino avrà modo di vivere esperienze di gioco simbolico, tanto più e meglio si qualificheranno le sue abilità cognitive, socio-affettive e relazionali.

articolo pubblicato su Vivacemente

Bilanciare le grandi abbuffate delle feste

Per smaltire le abbuffate durante le feste è utile un po' di moto, magari qualche sana passeggiata. Il connubio grandi mangiate e vita sedentaria è deleterio per grandi e piccini.
Illustrazione di Pucci Violi

giovedì 18 dicembre 2014

La Mente è nel nostro cuore

Vorrei in questo post farvi presentarvi brevemente alcune aziende che, come noi, hanno un nome che contiene Mente.
Il comune denominatore è la condivisione del sapere. 
I progetti e le idee sono pensati col cuore!
Vivacemente siamo noi!

FormaMente
Società cooperativa, fondata nel 2005 da Elisa Diquattro (psicologa) e Simona Vitale (psicopedagogista), che si occupa di progetti nelle scuole e organizza incontri sul massaggio infantile, sana alimentazione, laboratori di fiabe... Per alcuni anni ha collaborato attivamente con Vivacemente.

NuovaMente
L'associazione culturale NuovaMente nasce nel 2002 da un'idea di Alberto Serena che ritiene "che il conoscere sia il modo migliore per fare poi delle scelte consapevoli". Organizza incontri e seminari per diffondere il sapere.

OrdinataMente
Blog di Linda (Koko) che fornisce risorse gratuite per organizzare le attività domestiche e promuovere attività creative e di riciclo per il tempo libero in famiglia con i bambini.

GenitorialMente
Blog di Manu e Flavia, gestito da due mamme molto attive che offrono la loro esperienza e condividono articoli sulla genitorialità.

LeggerMente
Blog con interviste a scrittori e notizie dal campo editoriale.

Stereotipi di genere nei libri per bambini

Illustrazione di Maria Mantovani

Cari insegnanti, vorrei parlarvi degli stereotipi di genere nei libri per bambini, anche in quelli scolastici.
Finalmente, negli ultimi tempi, si è iniziato a dare importanza all'abbattimento degli stereotipi di genere nell'editoria per l'infanzia e alcuni editori, sensibili a questa tematica, hanno deciso di autoregolamentarsi.
Quindi oggi c'è maggiore attenzione sul materiale pubblicato che va in mani ai bambini, i quali come spugne assorbono ogni dettaglio, anche piccoli elementi ai quali noi non daremmo troppa importanza.

martedì 16 dicembre 2014

Aspettando un inverno con la neve

Illustrazione di Pucci Violi
Filastrocca della neve

Soffice e luminosa
cala dolce e silenziosa.
Tanti fiocchi bianchi bianchi
avvolgono i rami stanchi.
Sembran candide farfalle
alle colline fan da scialle.
Tutta la notte scende lenta
perché mai nessuno la senta.
Al mattino è gran sorpresa
ogni bimbo l’aveva attesa!

© Vivacemente

Il difficile mestiere di genitore

L'idea di preparare una rubrica rivolta ai genitori mi è sorta dopo avere osservato, come insegnante, quanti aspetti dell'educazione, (intesa come formazione dell'individuo) che per me sono scontati, sono invece oscuri a molti genitori.
Durante i colloqui con le famiglie, sono loro stessi a parlarmi dei problemi che incontrano nell'allevare i propri figli, oppure, da delicate indagini svolte da noi insegnanti, emergono evidenti errori educativi ai quali cerchiamo, durante le brevi conversazioni di porre rimedio. Ho riflettuto spesso sulla possibilità di dialogare con i genitori in modo sereno, senza i condizionamenti derivanti dai ruoli e dai limiti del tempo. Così senza alcuna presunzione di particolari competenze, ma con l’unico vantaggio di molti anni d’esperienza e un vivo interesse per i ragazzi, mi accingo a parlare con tutti i genitori che sono interessati ad approfondire alcuni temi dell’educazione che mi sono sembrati di un certo rilievo, nella speranza di essere loro di qualche aiuto nel difficile compito che devono svolgere.
Loretta Zanconato, insegnante


L'autorevolezza nel ruolo di genitore

Illustrazione di Pucci Violi
Essere autorevoli

Il ruolo di genitore è quello di essere guida e sostegno per i figli che di questo hanno bisogno e non di un rapporto falsamente paritario e, in questo senso, trovo alquanto improprio il genitore che si atteggia ad amico/a, fratello/sorella del figlio.
Senza voler sembrare troppo rigida, oserei affermare che nell'ambito della coppia ogni individuo ha un proprio ruolo che può sporadicamente essere scambiato, ma che in linea di massima va rispettato.

Chi sono i folletti?

Illustrazione di Emanuela Carletti

lunedì 15 dicembre 2014

Filastrocca in inglese

Finger Play

One, two, three, four, five,
Once I caught a fish alive.
Six, seven, eight, nine, ten,
Then I let it go again.
Why did you let it go?
Because it bit my finger so.
Which finger did it bite?
This little finger on the right.


sabato 13 dicembre 2014

Proteggiamo gli animali

Difendiamo la biodiversità e proteggiamo tutte le specie animali. La plastica gettata via incautamente spesso raggiunge i mari e diviene estremamente pericolosa, al punto di uccidere molti animali.

La parola "regalo" deriva da...

Illustrazione di Chiara Gobbo

martedì 9 dicembre 2014

Onomastica - nomi con iniziale A

Ada
Ci sono opinioni diverse sull'origine del nome Ada. Alcuni sostengono che sia un'abbreviazione di Adele e che quindi derivi dal germanicoadal che significa nobile. Altri studiosi di onomastica sostengono che derivi dall'ebraico Adah che significa ornamento.

Onomastica - nomi con iniziale B

Baldassarre
Deriva dalle due parole assire balats e usur; significa Dio protegga la sua vita.

Onomastica - nomi con iniziale C

Caio
Deriva dal latino gaius (infatti all'epoca i romani non avevano ancora l'uso differenziato della 'c' e della 'g') e secondo alcuni è riconducibile al significato di allegro, contento. Secondo altri invece questo nome fa riferimento a un uccello: la ghiandaia. Era assai diffuso presso l'antica Roma, ma poi l'abitudine degli antichi giuriti di indicarlo come una persona generica, senza identità (tizio, caio e sempronio) lo hanno fatto cadere in disuso.

Il castoro, ingegnere della foresta

Il castoro è un roditore che per la sua abilità nel costruire piccole dighe, in maniera ingegnosa, deviando il corso dell'acqua, viene soprannominato l'ingegnere della foresta.
Illustrazione di Pucci Violi

lunedì 8 dicembre 2014

Rospetta diventa principessa

Credete che solo i rospi, se baciati, possano diventare principi?
Anche le rospette possono trasformarsi in meravigliose principesse.

Illustrazione di Pucci Violi

Onomastica - nomi con iniziale D

Damiano
Deriva dal greco Damianòs che significa discendente di Damia, una divinità della mitologia greca, spesso identificata con Demetra, la dea della terra feconda.

Onomastica - nomi con iniziale E

Edda
Forma italianizzata di Edvige, giunta a noi attraverso il danese Hedda.

Cinque fratelli: le dita della mano

Filastrocche della tradizione popolare

Questo è il signor Pollice
bassotto e posa piano.
Questo è il signor Indice
che segna da lontano.
Questo è il signor Medio
di massima statura.
L'Anular che porta
anelli su misura.
Il Mignolo, guardatelo,
che buffo e che piccino,
è come il bel nasino
del suo padroncino.

Uccelli rapaci utili all'uomo


sabato 6 dicembre 2014

Onomastica - nomi con iniziale F

Fabiano
Deriva dal latino e significa figlio di Fabio. Onomastico: 20 gennaio.

Onomastica - nomi con iniziale G

Gabriela/e
Nome di origine ebraica, teoforico (comprende il nome di Dio). È formato dalle radici gabar (avere forza) e El (Dio); significa Dio è potente.

Onomastica - nomi con iniziale I J K

Iana
Deriva dal persiano, latinizzato in Iae che significa donna sola.

La mestizia andò al mercato

Illustrazione di Pucci Violi



La mestizia andò al mercato
ed un salice comprò.
Mezzogiorno era suonato
quando l’albero piantò.

Era un salice piangente
con il capo un po’ cadente
che pareva riflettente
di quel velato e triste umore
che abitava nel suo cuore.

Prese l’albero piangente
e lo mise nel giardino
in un vaso piccolino
senza terra sufficiente...

Giochi enigmistici - rebus