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domenica 16 maggio 2021

Spiegare il concetto di speciale diversità ai bambini

Ecco una bella lettura tratta da "Uno, nessuno, centomila" per introdurre il concetto di speciale diversità. Attraverso Pirandello potrete spiegare ai bambini con facilità come ognuno di noi abbia caratteristiche uniche. In pratica, siamo tutti uguali nell'essere diversi e unici. Irripetibili e speciali.
Il protagonista di quest'opera di Pirandello si chiama Vitangelo Moscarda.
Vitangelo Moscarda è un antieroe del romanzo del Novecento, con tratti simili a Mattia Pascal. Infatti si mostra immaturo, infantile, vanesio e inconcludente. Dà molta importanza alla forma e gli basta maturare la consapevolezza di aver un piccolo difetto per farlo entrare in crisi.

sabato 13 marzo 2021

Joseph, prigioniero del silenzio

Parliamo di disabilità. Questo racconto è ispirato a un personaggio tratto dal libro di Oliver Sacks dal titolo Vedere voci, edizioni Adelphi, un viaggio appassionante nel mondo dei non udenti.
Oltre a parlare di disabilità parliamo di altre abilità, ovvero di predisposizioni e talenti che generano esperienze ottimali (grandi passioni che donano gioia e aiutano a vivere meglio superando le difficoltà).

sabato 12 agosto 2017

Come spiegare ai bambini le "diverse abilità"

Ecco una pagina dove si narra una storia avvincente, utile per introdurre il tema delle diverse abilità.


LESSICO
Molestare: procurare molestia, disagio
Colluttazione: scontro fisico, lotta corpo a corpo.
Protesi: elemento artificiale in sostituzione di un organo mancante o asportato per malattia o per un incidente.

Sai qual è la caratteristica che tutti abbiamo in comune?

Ciò che ci accomuna è la nostra unicità.
Vale a dire siamo uguali nell'essere tutti diversi!
Ognuno ha pregi e difetti. Ognuno è irripetibile e speciale!

Comprendere la disabilità


venerdì 4 marzo 2016

lunedì 29 giugno 2015

Spiegare ai bambini che nessuno è perfetto

Nessuno è perfetto. E ognuno ha una propria bellezza. 
Siamo tutti uguali nell'essere tutti diversi, unici e speciali!

Illustrazione di Emanuela Carletti

lunedì 27 aprile 2015

Mamma, perché gli altri bambini camminano e io no?


Cinzia, una nostra lettrice e amica, ci ha inviato un pezzo dal titolo “Innocui compiti di italiano” tratto dal suo blog “Io e Gabriele”. Riportiamo il pezzo e vi segnaliamo il suo blog, ricco di sensibilità e ironia. 
http://disabiliecontenti.blogspot.it

Leggo sul diario
“COMPITI DI ITALIANO: scrivi un breve racconto autobiografico relativo ad una tua amicizia con una persona”.
Un classico.
Un semplice, innocuo, normalissimo compito a casa svolto nel corso dei secoli, anzi, che dico, dei millenni – a partire dagli antichi Egizi – da migliaia di bimbi in tutto il mondo e in tutte le lingue. 
Niente di particolare, quindi. Le solite quattro o cinque righe in cui i bimbetti descrivono il loro primo amico del cuore, i primi giochi assieme, i primi litigi poi immancabilmente risolti con un uno scambio di figurine o davanti a una tazza di cioccolata calda con panna preparata da una delle premurose mamme di turno, i primi confronti con un altro essere della stessa specie con cui si prova quel sentimento benedetto altresì chiamato “amicizia”.
Ma… peccato che a noi manchi la materia prima.
Gabriele, ancora un vero “amico” non ce l’ha.


I ragazzi e le diverse abilità


Fotolia
“L’individuo ha un suo repertorio di abilità, che ogni società si attende. La disabilità non ha un valore assoluto, poiché il concetto di normalità varia con le attese di ogni società.
Guardiamo al mondo con tolleranza e amore superando le barriere fisiche e mentali.”
Grazia Tetto Troiano, psicologa e psicoterapeuta

venerdì 13 febbraio 2015

Come spiegare ai bambini il valore dell'unicità e le diverse abilità

Sapete bambini qual è l'unica cosa nella quale siamo tutti uguali?
Siamo tutti uguali nell'essere tutti diversi.

La cosa che ci accomuna è la nostra unicità.
Siamo tutti diversi, unici e speciali.


domenica 30 novembre 2014

Neurodiversità, neurotipicità

Riguardo alla sfera neurale, le persone possono essere neuro-tipiche quando vi sono tratti caratteriali comuni che si riscontrano abitualmente, oppure neuro-atipiche quando si palesano tratti e aspetti comportamentali che si discostano dalla consuetudine.

Alcuni adulti, che fin da bambini manifestavano un particolare modo di essere che li faceva sentire spesso a disagio e distanti dagli altri – per le diverse modalità nel comunicare, percepire le emozioni, memorizzare le cose – oggi sono riusciti a dare un senso, a trovare una spiegazione al loro modo di essere fuori dal comune. Per molti è stato quasi un sollievo comprendere che il loro modo di essere “originali” non è unico e può rientrare nel quadro della sindrome di Asperger.

Ascolta il punto di vista della mamma di una bimba con sindrome di Asperger