martedì 9 aprile 2024

Ecologia e ambiente, salviamo la Terra

Ecologia e ambiente, parliamone con gli adulti di domani.
Bambine e bambini ci sanno ascoltare se riusciamo a risvegliare in loro il giusto interesse. Spieghiamo le cose con parole chiare, illustrazioni accattivanti e significative. Parliamo con il cuore, loro impareranno ad amare il pianeta come la loro casa.
Rendiamoli messaggeri di un concetto importante: è giunta l'ora di voltare pagina! Bisogna maturare la giusta sensibilità per avere un futuro migliore, all'insegna della salute di tutti gli ecosistemi affinché possano coesistere in armonia!
È importante ricordarsene, non soltanto il 22 aprile (giorno della festa della Terra), ma tutti i giorni dell'anno.

martedì 2 aprile 2024

Piramide alimentare - Piramide ambientale

Osservando le due piramidi affiancate, è facile comprendere come la nostra salute sia strettamente correlata alla salute del pianeta Terra.

Impatto ambientale e salute

 

22 aprile: festa della Terra! Festeggiamo la Terra, salviamo il pianeta.

Il pianeta Terra è molto grande, ma viene talmente sfruttato che si rischia che le popolazioni più emancipate economicamente (quelle che fanno maggior uso delle sue risorse) lo impoveriscano a tal punto che non resteranno più risorse per le generazioni future. È importante riflettere su questo affinché l'emancipazione economica corrisponda anche a una emancipazione culturale, più che a uno stile di vita sfrenato e irresponsabile.
Allo scopo di sensibilizzare e responsabilizzare tutte le popolazioni, sull'importanza di risparmiare le risorse del pianeta, è stata istituita la festa mondiale della Terra che ricorre 22 aprile.
Aderire a questa festa dimostra senso di responsabilità e determinazione nei confronti di uno stile di vita volto al risparmio delle risorse e impatto zero.
Ognuno può contribuire nel suo piccolo cercando di non sprecare le risorse (acqua, carta, etc.) cercando di differenziare e riciclare. Inoltre è importante cercare di diffondere questi messaggi parlando che le persone che ci circondano affinché tutti imparino ad adottare semplici accorgimenti  ma essenziali.

venerdì 16 febbraio 2024

Lavoretto creativo per Pasqua

Per chi vuole iniziare a prepararsi per tempo per festeggiare la Pasqua, ecco un lavoretto da realizzare con cartoncini, matite colorate e tanta fantasia.
Questa attività è curata da Lucrezia Giarratana


Filastrocca sui denti dei bambini

Sono sani e belli se alla sera e al mattino
usi con costanza lo spazzolino.

Il sorriso è come una grande finestra
da tenere chiusa quando si mangia la minestra.

Apri la finestra per sorridere con gioia
il sorriso allontana anche la noia.

I denti son come tante casette
tutte in fila, bianche, quasi perfette.

Illustrazioni di Pucci Violi

venerdì 12 gennaio 2024

27 gennaio, Giornata della Memoria

Il 27 gennaio ricorre la Giornata della Memoria.
Questa data è stata scelta perché proprio il 27 gennaio vennero abbattuti i cancelli di Auschwitz.

Con la giornata della Memoria, per riflettere e non dimenticare, si vuole ricordare l'Olocausto, cioè lo sterminio ad opera dei nazisti di 6 milioni di ebrei, che avvenne in Europa durante la Seconda Guerra Mondiale. Fu un genocidio che coinvolse, non solo gli ebrei, ma anche rom, omosessuali, testimoni di Geova, popolazioni slave, fino ad annientare 14 milioni di persone.
È giusto non dimenticare chi ha perso la vita ad opera di questa disumana follia, è giusto riflettere perché queste cose non accadano più, è giusto che se ne parli anche ai bambini, evitando espressioni troppo crude ma presentando comunque la realtà per quello che è stata. È opportuno omettere la narrazione della malvagità più efferata, ritengo sia meglio soffermarsi su episodi che sappiano racchiudere anche sentimenti di tenerezza, desiderio di rinascita, pace ed equità sociale.

Sulla base di questo ho scelto di riportare lo stralcio di un racconto che si presta ad essere letto in classe insieme ai ragazzi.
Il racconto si intitola IL CANE e fa parte di una raccolta pubblicata nel libro L'AMORE INVISIBILE di Eric-Emmanuel Schmitt, Ed. e/o.
Narra la storia di un ragazzo rimasto orfano in quanto tutta la sua famiglia ebrea era stata sterminata. Lui messo in salvo dalla sorella, fu deportato in un campo di concentramento, ad Auschwitz. Dopo anni di sofferenze, freddo e fame, il 27 gennaio, appena liberato non ha quasi più la forza di stare in piedi, né la voglia di tornare a vivere. Lo salverà l'amicizia e l'amore per un cane incontrato nei campi di sterminio. Con lui dividerà il cibo, affronterà il freddo e ritroverà la gioia di vivere grazie al legame affettivo instauratosi tra i due.

Stralcio tratto dal racconto IL CANE. 
Una storia su come un'amicizia può salvare la vita. Ambientata ad Auschwitz.

Stava per giungere il giorno in cui avremmo lasciato il campo: 27 gennaio 1945.

A mezzanotte, rifocillato, camminai lungo la recinzione alla ricerca del cane...
Gli avevo messo da parte un pezzo di pasticcio e non vedevo l'ora di vederlo mangiare.
Però non lo trovai. Per quanto canticchiassi e parlassi per fargli riconoscere la mia voce, non spuntò mai.
Provai una profonda tristezza. Scoppiai in lacrime. Era assurdo, lo so, mettersi a piangere la sera in cui mi venivano restituite la vita e la libertà. 
Eppure mi commuovevo per un cane randagio che conoscevo da neanche una settimana, proprio io che alla scomparsa dei miei genitori avevo solo stretto i denti.
L'indomani feci parte del gruppo che lasciava il campo.
Di nuovo camminammo per ore nella pianura imbiancata. Niente era cambiato. Continuavano le marce forzate che avevamo già subito... Alcuni crollavano a terra, come prima...
A un certo punto, a sinistra della fila, sentii abbaiare.
Il cane si avvicinava correndo.
Mi chinai e allargai le braccia. Lui mi si gettò addosso e cominciò a leccarmi la faccia. Mi stupiva la sua lingua, mi grattava parecchio, ma lasciai che mi imbrattasse di saliva. Quel cane che mi baciava con amore era la fidanzata che non mi aspettava, la famiglia che non avevo più, l'unico essere che si fosse dato la pena di cercarmi.
Proseguendo il loro cammino nella neve, i prigionieri ci superarono. Io e il cane continuavamo a ridere e a rotolarci, ebbri di gioia, felici di esserci ritrovati.
Mi alzai quando la fine della colonna scomparve dalla mia vista.
”Dai cane, dobbiamo metterci alle loro costole o saremo perduti".
Annuì con la bocca aperta e la lingua che gli sballottolava da sinistra a destra, e corse al mio fianco per raggiungere il gruppo. Da dove ci veniva quell'energia?
Quella sera passammo la nostra prima notte insieme. Da allora, più nessun evento ci allontanò...
nella scuola in cui facemmo tappa con il cane rannicchiato contro di me, soffrii il freddo meno dei miei compagni. In più accarezzandogli il cranio setoso riscoprivo il contato, la tenerezza, il volume di una presenza. Ero beato. Da quanto tempo non toccavo volontariamente un corpo caldo? In un attimo ebbi la sensazione che il mio esilio fosse finito: con il mio cane, sarei stato ovunque al centro del mondo.
A mezzanotte, mentre i marciatori russavano e la luna si posizionava dietro i vetri appannati, guardai il mio compare che, satollo, le orecchie schiacciate sulla testa, aveva abbandonato il suo atteggiamento da sentinella, e lo battezzai.
"Ti chiamerò Argo. Era il nome del cane di Ulisse".
Argo approvò, più per cortesia che per convinzione.
Il ritorno fu lento...
 
Dopo la lettura e il commento del racconto, disegnare il cane in maniera schematica e poi contestualizzarlo all'interno di una illustrazione che sia rappresentativa della storia.

martedì 9 gennaio 2024

La rappresentazione della casa

Dopo aver esaminato questa scheda, invitare i bambini a disegnare due case.
La prima casa dovrà essere bizzarra, strampalata, anche irreale. Soltanto frutto della creatività.
La seconda dovrà invece rappresentare la casa desiderata, la casa nella quale si vorrebbe abitare, frutto della creatività ma anche della razionalità.