martedì 11 maggio 2021

Roger Schank e il concetto di script

Il concetto di "script" è stato elaborato da Schank e Abelson nel 1977.
Per script si intende una struttura di memoria che si riferisce conoscenza stereotipica relativa a sequenze di azioni. Gli script si originano da un fenomeno sociale che ha lo scopo di condividere la conoscenza di azioni stereotipiche con altri esseri umani. 

Lo script viene sfruttato dalla mente per semplificare il ragionamento in tutte le situazioni analoghe. In ognuna di quelle situazioni la mente non ha bisogno di compiere i complessi ragionamenti logici che sarebbero teoricamente necessari, ma si limita semplicemente a eseguire lo script relativo.
Lo script contiene due tipi di conoscenza: una sequenza di azioni e un insieme di ruoli. Una volta riconosciuta una situazione e trovato lo script corrispondente, la sequenza di azioni ritrovate consente di comprendere il contesto e di compiere elaborazioni di tipo “anticipatorio” sugli eventi.

Schank e Abelson (1977) hanno poi introdotto i concetti di copioni, piani e temi per gestire la comprensione a livello di storia. Nel suo lavoro successivo (Schank, 1982-1986) ha elaborato una teoria per comprendere altri aspetti della cognizione.
L’elemento chiave della Teoria della dipendenza concettuale è l’idea che tutte le concettualizzazioni possano essere rappresentate in termini di un piccolo numero di atti primitivi eseguiti da un attore su un oggetto. Nella teoria di Schank, tutta la memoria è episodica, cioè organizzata attorno a esperienze personali piuttosto che a categorie semantiche.
Gli episodi generalizzati sono chiamati copioni, questi copioni vengono salvati nella nostra memoria e su ognuno viene applicata un’etichetta per definirlo e collocarlo. Gli script consentono alle persone di fare inferenze necessarie per la comprensione inserendo le informazioni mancanti.

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