lunedì 3 luglio 2017

Umorismo e ironia, aiutare i bambini a svilupparli

Ridere fa bene alla salute
Il riso abbonda sulla bocca degli stolti, dal latino “Risus abundat in ore stultorum”. Così recita un antichissimo detto, per dire che chi ride molto è uno stupido. 
Poi Molière ci insegnò che “si piange con il cuore, ma si ride con il cervello”. Partendo da questo assunto, chi ride fa largo uso del cervello. Quindi, in tempi più recenti, la risata è stata simbolicamente associata alla vita e alla gioia di vivere. 
Ridendo ci si rilassa e tutto il corpo ne acquista giovamento. Studi scientifici hanno dimostrato che il buonumore mette al riparo dalle infezioni determinando un aumento (minor riduzione) dell'immunoglobulina A, un anticorpo che, nell’ambito del sistema immunitario, aiuta a neutralizzare i corpi estranei come virus e batteri.
La gelotologia (dal greco ghelos=riso e logos=scienza) è una nuova disciplina che studia l'attività del ridere, del buonumore e del pensiero positivo come rimedio a numerosi disturbi psicofisici.
Si basa sugli studi di psiconeuroendocrinoimmunologia che hanno evidenziato l’influenza diretta degli stati mentali e delle emozioni sul sistema immunitario e viceversa.
Grazie alla gelotologia si è scoperto che con le risate, quelle spontanee e incontenibili che coinvolgono gran parte dei nostri muscoli anche addominali, si attivano precise strutture nervose periferiche che producono le endorfine, sostanze chimiche dotate di una potente attività analgesica ed eccitante che esercita sul nostro corpo un effetto simile alla morfina. 

La risata unisce
La risata è, essenzialmente, l’espressione di una complicità, del trovarsi d'accordo. Non ridiamo tutti delle stesse cose. Ridere delle stesse battute significa condividere qualcosa. La risata unisce e ci rimette in sintonia con gli altri, siano essi gli autori delle battute o i nostri amici con i quali condividiamo lo spazio e il tempo per ridere, di fronte a uno spettacolo comico o una pellicola divertente. 

Come scatta la risata?
Si ride quando, in un discorso o in una situazione, sopraggiunge un’alterazione nel corso normale degli eventi. Il riso è dunque un atto liberatorio, con il quale reagiamo d’istinto a circostanze inattese. 

Qual è la differenza tra comicità, umorismo e ironia?
“Comico” è tutto ciò che spinge al riso in modo immediato e spontaneo, in quanto la risata nasce dal fatto di cogliere, in una certa situazione, un contrasto rispetto alla normalità, una forma di rottura di schemi, un cambio di prospettiva. 
“Umoristico” è quanto spinge a un riso misto di riflessione ed empatia: si può dire che l’umorismo rappresenti una forma più sottile di comicità, basata sull’osservazione di aspetti insoliti e bizzarri della realtà che ne consentono una comprensione più profonda. 
“Ironico” è ciò che utilizza un particolare modo di esprimersi (ironia) per cui sotto le parole traspare un altro messaggio; quindi si fa un’affermazione e si sottintende il suo contrario, con un intento critico.
Si ritiene importante sostenere i bambini affinché sviluppino un buon senso dell’umorismo e dell’ironia. Questo li potrà aiutare in futuro a superare difficoltà relazionali migliorando i rapporti con gli altri e imparando a sdrammatizzare. 
Un abile scrittore ironico contemporaneo è Stefano Benni al quale è dedicato il fumetto dal titolo “Bravi scolari”, ispirato al suo celebre racconto “Un cattivo scolaro”.

Rossana d'Ambrosio

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