La parola d'ordine è: calma. È importante non farsi sorprendere dalla paura. I bambini sono spugne e assorbono gli stati d'animo che captano nell'ambiente circostante. Potrebbero cogliere il nostro stato di angoscia e amplificarlo; per questo dobbiamo mostrarci sereni e rasserenanti nei loro confronti.
Inoltre il repentino cambio delle loro abitudini, la mancanza degli amichetti abituali, dei giochi ai giardinetti, ecc. potrebbe generare in loro un certo sconforto che dobbiamo saper dissipare con gesti d'affetto e rassicurazioni.
Cercando di cogliere un lato positivo, proviamo a pensare (nonostante le preoccupazioni soprattutto lavorative per chi è un lavoratore autonomo) che ricorderemo i tempi del coronavirus anche per i momenti di sospensione in cui il tempo per la famiglia e per gli affetti si dilatano.
Cercando di cogliere un lato positivo, proviamo a pensare (nonostante le preoccupazioni soprattutto lavorative per chi è un lavoratore autonomo) che ricorderemo i tempi del coronavirus anche per i momenti di sospensione in cui il tempo per la famiglia e per gli affetti si dilatano.
Ora abbiamo tanto tempo da dedicare ai bambini e alla condivisione. Ai giochi e alla lettura. Alle parole e alle riflessioni. Alla comprensione degli stati d'animo e delle emozioni. E tutto questo sarà un collante per la nostra famiglia, un investimento che ci darà forza per sostenerci quando dovremo pensare alla rinascita. E potremo farlo con maggiore consapevolezza e più forza interiore.
Illustrazione di Pucci Violi |
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