venerdì 27 marzo 2015

Imparare, pensare, mappe concettuali

Pensare non è sempre naturale ed imparare non è pensare.
Per pensare si intende una riflessione generativa.
In tale ottica imparare è un processo meno attivo di pensare.

Noi abbiamo essenzialmente due forme di pensiero. C’è innanzitutto il pensiero logico razionale che cerca di comprendere le cose facendo un semplice ragionamento che porta da A a B. Tale forma di pensiero (la più diffusa nelle situazioni scolastiche) si limita a scrutare la realtà e assorbirla.
Ma, oggi, si tende a lasciare più spazio al pensiero divergente in grado di muoversi da A a B con collegamenti (individuabili attraverso l'utilizzo di mappe mentali) in grado di arrivare a conclusioni, meno ovvie, non individuabili a prima vista.

Educare al pensiero creativo significa guidare il bambino affinché sappia ridefinire i problemi (problem setting) e cercare nuove strategie per affrontarli (problem solving). Quindi non solo ragionare su schemi già appresi con il pensiero deduttivo, ma imparare a far uso in modo autonomo e spontaneo del pensiero esplorativo e produttivo.

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