Quando giunge il momento di iniziare a frequentare l’asilo nido o la scuola d’infanzia, per affrontare il momento del distacco dall’ambiente di casa, si pratica il cosiddetto “periodo di inserimento” in cui il bambino inizia a frequentare il nuovo ambiente e a soggiornarvi per poche ore in compagnia di una persona a lui vicina affettivamente (mamma, papà, nonna, nonno).
Nel bambino piccolissimo, cioè di pochi mesi, il distacco è vissuto meno drammaticamente che nel bambino di uno o due anni perché, in quest’ultimo caso, il bambino vive l’allontanamento come un abbandono.
Dopo alcuni giorni, in alcuni casi anche settimane, il bambino inizierà a capire che si tratta di un distacco momentaneo e che la mamma tornerà poi a prenderlo dopo alcune ore.
Generalmente, nel bambino di tre-quattro anni la situazione è più semplice. Infatti, si può facilmente spiegare al bambino che si tratta solo di alcune ore vissute lontano da casa, necessarie perché i genitori lavorano, per incontrare tanti amici e per imparare cose nuove. Nei casi più problematici può essere utile, per superare i primi momenti di distacco dall’ambiente domestico e dagli affetti, portarsi un oggetto al quale il bambino è particolarmente affezionato, come per esempio il vecchio peluche, la copertina abituale...
Superate le eventuali crisi, variabili da bambino a bambino, la cosa importante è che i bambini trovino un ambiente a loro favorevole per trascorrere ore piacevoli e serene in compagnia di coetanei. Imparare a socializzare e a vivere armoniosamente con gli altri è importantissimo per un sana crescita psico-fisica.
Nessun commento:
Posta un commento