I vantaggi del nuoto praticato nell’infanzia si potrebbero sintetizzare affermando semplicemente che l’attività motoria in acqua rappresenta la situazione ideale per tutto lo sviluppo del bambino.
Del resto, la letteratura medico scientifica a riguardo parla chiaro: il nuoto baby rinforza il sistema cardiocircolatorio, respiratorio e l’apparato scheletrico.
Esso è in grado di ristabilire quegli atteggiamenti posturali scorretti che, se trascurati, possono degenerare in vere e proprie patologie. Per sua stessa natura, rientrando nella classificazione generale delle attività motorie della prima infanzia si può, infatti, considerare preventivo nella formazione di atteggiamenti viziati e paramorfici del rachide (cifosi, lordosi, scoliosi).
Favorendo lo sviluppo staturo-ponderale il nuoto precoce è in grado di attivare, senza danno, tutti i meccanismi di crescita.
Inoltre, sviluppando armoniosamente tutta la muscolatura esso ne favorisce la capillarizzazione, in modo che i muscoli meglio nutriti saranno in grado di eliminare un maggior numero di scorie.
Il nuoto favorisce anche la capacità respiratoria dei piccoli, rendendoli più resistenti e più forti. Aumentando la capacità inspiratoria e il coefficiente di utilizzazione dell’ossigeno in rapporto all’aumentato metabolismo dei tessuti, si rivela di fondamentale importanza anche per l’abilitazione di disturbi legati alla respirazione.
In età evolutiva i bambini che praticano il nuoto si presentano meglio vascolarizzati dal punto di vista cardiocircolatorio, con implicita diminuzione della frequenza cardiaca a riposo, a vantaggio di una contrazione del cuore molto più efficace, che viene favorita da un aumento del miocardio e, di conseguenza, da un maggiore volume di riserva.
Da ciò ne deriva, inoltre, un miglioramento della capacità di sforzo e di recupero.
Nell’area intellettiva esso sviluppa integralmente i processi percettivi, la fantasia e la creatività; in quella sociale rinforza i sentimenti di solidarietà (soprattutto attraverso il gioco), l’intenzionalità alla collaborazione, il rispetto delle regole; nell’area affettiva consente il controllo dell’emotività, favorisce la fiducia in sé e nell’altro, stimola l’intraprendenza e l’azione.
Praticando il nuoto nei primi 2-3 anni il sonno dei bambini diviene più profondo e più tranquillo, aumenta il loro appetito e si irrobustisce il loro apparato osseo articolare.
L’acquaticità in età precoce è un insieme di esperienze, un universo da scoprire.
Nessun commento:
Posta un commento