Il SARS-CoV-2 è uno dei sette coronavirus che possono infettare l'uomo.
Anche due degli altri virus (responsabili di SARS e MERS) possono scatenare gravi problemi. Gli altri, invece, sono relativamente benigni e nella gran parte dei casi causano solo un semplice raffreddore.
Kanta Subbarao, pediatra e virologa di Melbourne, specializzata in malattie infettive presso il Peter Doherty Institute for Infection and Immunity, ipotizza che una precedente esposizione a coronavirus più
lievi possa avere un ruolo importante per sviluppare un sistema immunitario forte e in grado di essere efficace nei confronti del COVID-19. A scuola,
i bambini hanno l'occasione per generare costantemente anticorpi contro questi virus più innocui, e quegli anticorpi probabilmente si rivelano utili per combattere anche il nuovo coronavirus.
Le malattie infettive scatenano una vera e propria guerra biologica
nell’organismo tra gli agenti patogeni e un esercito di molecole
immunitarie. Questa guerra può dare origine a tre situazioni differenti.
1. Il sistema immunitario elimina gli
agenti patogeni senza causare danni e compromissioni nei confronti delle cellule
sane. Questo avviene quando il sistema immunitario riesce a funzionare al meglio perché le condizioni di salute sono buone.
2. Con l'avanzare dell'età e il subentrare di alcune patologie, il sistema immunitario potrebbe essere debilitato e non in grado di reagire con una risposta abbastanza efficace, lasciando così il campo libero agli agenti patogeni che continuano liberamente a replicarsi, vincendo la guerra.
3. Nella terza eventualità, una
reazione immunitaria troppo reattiva potrebbe causare seri danni, andando a colpire, oltre agli agenti patogeni, anche le cellule del proprio corpo. Questo è ciò che si verifica quando il sistema immunitario va in tilt e dà una risposta autoimmune (contro se stesso).
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