Per molti anni, fino a un ventennio fa l'arte della memoria, ritenuta di fondamentale importanza presso gli antichi Greci, era stata messa da parte e addirittura svilita in ambito scolastico con la motivazione che capire i concetti sia di gran lunga prioritario rispetto all'apprendere a memoria.
La maggiore importanza del comprendere i concetti piuttosto che studiare a memoria, è indiscussa, però bisogna considerare anche altri fattori prima di denigrare le abilità mnemoniche.
Un bambino dotato di buona memoria sicuramente è avvantaggiato rispetto a un altro che non ha questa predisposizione a immagazzinare dati. Poiché la memoria si può allenare e sviluppare è utile che anche i bambini meno dotati inizialmente di questa facoltà, possano avere modo di svilupparla.
L'importanza di possedere una buona memoria sta nel fatto che, chi registra i dati nella propria mente è pronto a richiamarli qualora si ritrovi davanti a situazioni analoghe, processando nel pensiero utili associazioni.
Più dati si tengono a mente, più si riesce a fare ragionamenti per associazione, più si riesce a ricordare cose già viste, più si riesce a confrontarle con altre, facendo nuove riflessioni e tutto questo sviluppa la capacità di ragionamento e accresce la conoscenza.
L'importanza di possedere una buona memoria sta nel fatto che, chi registra i dati nella propria mente è pronto a richiamarli qualora si ritrovi davanti a situazioni analoghe, processando nel pensiero utili associazioni.
Più dati si tengono a mente, più si riesce a fare ragionamenti per associazione, più si riesce a ricordare cose già viste, più si riesce a confrontarle con altre, facendo nuove riflessioni e tutto questo sviluppa la capacità di ragionamento e accresce la conoscenza.
Per queste motivazioni, ritengo utile tra i tanti giochi che possiamo fare con i bambini, proporre anche giochi di memoria, non per imparare nozioni da sciorinare, ma per tenere a mente informazioni utili che si renderanno indispensabili in futuro per confrontare dati, formulare nuovi pensieri e sviluppare nuove idee. Un computer che ha in sé una più memoria più espansa e un database più ricco sarà molto più performante.
Certo, paragonare la mente umana a un computer è molto riduttivo perché l'essere umano è dotato dell'intuizione e questo grande dono ci arriva dalla capacità di prestare ascolto alle emozioni (tale argomento lo troverete presto nelle pagine dedicate "laboratorio sulle emozioni").
Tuttavia associare il nostro cervello all'hardware di un computer e la nostra mente al software, significa imparare a comprendere i processi metacognitivi e a migliorare le nostre potenzialità.
In tutto questo, anche la memoria gioca un ruolo non trascurabile ed è fondamentale che venga rivalutata e allenata specie nei bambini, che potranno così trarne benefici anche in merito all'apprendimento di nuovi concetti.
© Rossana d'Ambrosio
© Rossana d'Ambrosio
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