L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello è forse il libro più celebre di Oliver Sacks.
Si tratta di una raccolta di 24 racconti i cui protagonisti sono per lo più suoi pazienti.
Uomini e donne che fin dalla nascita, o d'un tratto a un certo punto della vita, si trovano a dover fare i conti con un diverso modo di essere e percepire il mondo. Da qui le loro difficoltà a interagire, a comprendere e a farsi comprendere.
Il primo racconto, quello che dà il nome a tutta la raccolta, L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello, narra la storia di un illustre musicista che si accorge di non riuscire più a riconoscere le persone dal volto, e quindi si deve aiutare con l'ascolto della loro voce.
Alla fine della visita con il dottor Sacks, il musicista scambia il volto della moglie, seduta accanto a lui, per il suo cappello e cerca di afferrarlo per metterselo in testa.
Perdere alcune facoltà neurologiche compromette in maniera devastante la nostra vita, tuttavia sono sorprendenti le capacità del nostro cervello di supplire alle mancanze, trovando nuove strade per sopravvivere adattandosi alle nuove condizioni.
Stupefacente anche il racconto de L'incarnata, una donna che perde il senso della propriocezione e del tatto e si trova a mettere in atto strategie per non perdere l'equilibrio e per percepire le sensazioni perdute sulla sua pelle. Escogita così, per ritrovare piacere nella vita, di viaggiare su un auto cabriolet per lasciarsi accarezzare dal vento e godere di quella flebile sensazione.
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