mercoledì 12 novembre 2014

L'importanza del sonno nei bambini

Illustrazione di Pucci Violi per Vivacemente
Il sonno è una funzione e un’esigenza fisiologica, come mangiare e respirare, senza la quale non potremmo sopravvivere.
Un neonato dorme per circa sedici ore al giorno, un bambino di uno o due anni dorme per dodici ore e in età scolare, generalmente si dorme per undici ore. La durata del sonno, dunque, si riduce proporzionalmente alla crescita del bambino. Il processo ritmico di sonno e veglia si sviluppa nel neonato a distanza di sei o otto settimane dalla nascita ed è principalmente associato alla soddisfazione per l'appagamento del bisogno di cibo. Inizialmente, non è molto importante che l’ambiente sia buio, ma con il tempo la presenza e l’assenza della luce determinano la regolarità del ritmo del sonno e testimoniano il progressivo adattamento del bambino alla Terra.
Secondo le registrazioni encefalografiche la profondità del sonno è espressa in quattro fasi; la più significativa è quella conosciuta come fase REM, che è collegata all’attività onirica. Questo momento è essenziale e svolge un ruolo fondamentale nella elaborazione di informazioni e nei processi di apprendimento.
I neonati trascorrono la metà del sonno nella fase REM; ciò significa che in questo stadio non stanno solo crescendo, ma stanno anche imparando.
Nel sonno REM ogni funzione organica è estremamente attiva e gli occhi compiono dei movimenti velocissimi; tutte le esperienze della giornata vengono integrate nei processi organici ed entrano nella memoria.
Durante il sonno il corpo interrompe le attività stancanti della giornata, ma le impressioni ricevute vengono rielaborate durante la notte a livello inconscio.
Queste esperienze sono estremamente importanti per il bambino, perché influiscono sui processi psicologici di apprendimento, sulla formazione del pensiero, delle opinioni e degli stati d’animo.
Il sonno del bambino può essere influenzato da diversi fattori, che possono essere di origine fisica, come la difficoltà di digestione e le coliche o di origine più sottile, come l’assenza dei genitori o un evento particolare che è successo o che dovrà succedere.
Di fatto i problemi del sonno derivano da un problema che si presenta nelle ore di veglia.
Se le attività della giornata si susseguono con un ritmo equilibrato e la stimolazione sensoriale non viene sovraccaricata, nel sonno vengono assorbite tranquillamente tutte le impressioni ricevute.
Talvolta il bambino fatica a dormire per timore di qualche cosa che per noi non esiste; in realtà è alla ricerca di sicurezza e di protezione come è giusto che sia. In questo caso, il contatto e le cure affettive sono i rimedi più efficaci.

© Luciana Cossa
naturopata

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