lunedì 30 ottobre 2017

Corso di grafica creativa - Lezione 2

Il marchio e il logo

Ogni azienda, grande o piccola che sia, ha un suo marchio che la identifica e la rende riconoscibile al primo colpo d'occhio.
Alcune aziende hanno sia il marchio che il logo, altre hanno solo il logo.
Ma qual è la differenza tra marchio e logo?

Il marchio è un elemento grafico che contiene caratteristiche in grado di evocare il campo nel quale opera quella determinata azienda. Per esempio, un volante stilizzato, ci farà capire che quella azienda si occupa di automobili e non di prodotti alimentari. Il marchio è solo un simbolo grafico che non contiene il nome dell'azienda.
Al contrario, il logo contiene il nome dell'azienda e lo riproduce in maniera caratteristica affinché sia immediatamente riconoscibile.
Osservando le immagini sottostanti, tutto sarà di immediata comprensione.
Il volante, marchio della Mercedes, è un marchio perché non contiene il nome "mercedes".
mentre le immagini relative a FIAT sono loghi in quanto contengono il nome che viene riprodotto usando particolari caratteristiche in modo tale da essere facilmente memorizzabili dagli utenti.


Va evidenziato che per inventare un marchio è importante possedere spirito di osservazione e creatività.
Spirito di osservazione perché bisogna sapersi guardare intorno, vedere che cosa c'è già, che cosa funziona bene come elemento di richiamo, che cosa è facilmente memorizzabile e che cosa no. Quindi si osserva, non per copiare, ma per diversificarsi, prendendo spunto da ciò che è valido, prendendo le distanze da ciò che risulta poco immediato e difficilmente comprensibile.
La creatività è l'ingrediente primario in questo lavoro. Quindi c'è da divertirsi, ma anche da impegnarsi. È un'attività che bisogna amare per riuscire a ottenere buoni risultati.
Oggi con l'avvento della computergrafica, molti grafici, pensano che una volta imparato a usare un programma specifico, utilizzando i filtri degli effetti speciali, risulti facile fare bella figura col cliente che desidera un marchio o logo di impatto, ma le cose non stanno così.
Usare bene i programmi di computergrafica è semmai il passo successivo e comunque non è essenziale, i bei marchi non hanno bisogno di effetti speciali. Alla base di tutto c'è l'idea, un'idea che se è buona durerà nel tempo, altrimenti passerà non appena i nuovi programmi proporranno nuovi filtri per altri effetti stucchevoli.
Quindi per impostare un laboratorio di grafica non è importante avere a disposizione un'aula multimediale. È sufficiente che bambini e ragazzi abbiano carta e penna e che siano spinti dalla passione che l'insegnante saprà suscitare in loro avvicinandoli a questa disciplina. 
Iniziate a proporre ai bambini di inventare un proprio marchio o logo che identifichi la loro persona, includendo elementi grafici relativi alle loro passioni. 
Un bambino appassionato di illustrazione inventerà forse una maniera particolare di scrivere il proprio nome abbinandolo a pennelli o matite. Chi invece è appassionato di calcio potrà inserire un pallone e così via... L'importante è spronare i bambini a inventare e progettare elementi grafici con disegni stilizzati e scritte composte in maniera originale.

Ricordate di spiegare bene questo concetto. Un marchio o logo per essere efficace nella comunicazione e duraturo nel tempo deve rispettare le seguenti regole:
1. essere essenziale (meglio pochi tratti che un disegno troppo complesso)
2. essere facilmente riproducibile (ogni osservatore dovrà essere in grado di poterlo riprodurre pur senza essere un bravo disegnatore)
3. essere originale (non confondersi nella massa dei concorrenti, ecco perché prima di creare bisogna saper osservare)
4. essere immediatamente memorizzabile
Se vengono rispettate le condizioni 1, 2, 3, la n.4 sarà una semplice conseguenza.

Alcuni grafici, credendo di fare un lavoro migliore progettano dei marchi che sono molto complessi e arzigogolati, quindi poco riproducibili. Questo fa sì che diventino poco memorizzabili e di conseguenza il messaggio comunicativo non risulterà efficace come dovrebbe. 

In definitiva, per progettare un buon marchio o logo non serve saper usare i programmi di computergrafica, non importa avere una buona manualità, quel che importa davvero è l'idea creativa, la capacità di progettare un elemento grafico evocativo. Essenziale, non complesso.

Per concludere questa lezione osservate il marchio e il logo della maestosa Reggia della Venaria Reale. Pensate a quanti elementi contiene la Reggia che possono essere riprodotti per realizzare un marchio. Fregi bellissimi, capitelli, dipinti... 
Ebbene è stato scelto l'elemento più essenziale possibile. Il marchio riproduce infatti una porzione del pavimento del salone di Diana. Aggiungendo la scritta accanto al marchio è stato poi ricavato il logo. 
Molti cartelli segnaletici nella città di Torino indicano la direzione per la Reggia. Se questi cartelli avessero riprodotto un fregio bello ma complesso, oppure una Reggia in miniatura, credete che in lontananza mentre un autista è alla guida lo avrebbe compreso?
Invece ora tutti sappiamo che quei riquadri posti in diagonale simboleggiano la Reggia di Venaria. Il messaggio è semplice, il nostro cervello l'ha immagazzinato e non lo scorderà più. 

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