Questo corso di grafica, proposto in varie puntate, si rivolge a:
- appassionati che vogliono accostarsi a questa disciplina in maniera semplice e divertente
- insegnanti che desiderano organizzare un laboratorio di grafica con i loro allievi della scuola primaria o secondaria di primo grado; molto utile in vista della realizzazione di un giornalino scolastico.
Iniziamo con la definizione di "grafica".
Il termine grafica indica un prodotto relativo alla comunicazione visiva.
Occuparsi di progettazione grafica significa dare una veste a un contenuto, allo scopo di veicolare un messaggio in maniera immediata ed efficace.
La grafica si distingue essenzialmente in due grossi rami: grafica pubblicitaria e grafica editoriale.
La grafica pubblicitaria opera in ambito commerciale allo scopo di promuovere un prodotto, oppure per promuovere un'azienda realizzando un lavoro più ampio che comprende la progettazione dell'immagine coordinata.
Il grafico – che si occupa di realizzare l'immagine coordinata di una azienda deve progettare il marchio o logo (spiegherò la differenza nella lezione 2) – progetta in maniera creativa quanto segue:
biglietti da visita, carta intestata, cartelline, gadget promozionali, etc.
Questi oggetti saranno coordinati, pertanto riporteranno il medesimo logo riprodotto solo con alcune varianti (magari nel colore) permettendo così agli utenti di identificare quella determinata azienda.
La grafica editoriale opera, come dice il termine, nel campo dell'editoria e si occupa di progettazione e impaginazione di libri, riviste e giornali, con l'intento primario di offrire ai lettori una lettura gradevole, di facile consultazione e che non stanchi la vista, scegliendo quindi caratteri idonei ai lettori cui si rivolge il prodotto editoriale.
Quando si tratta di libri per lo studio, o comunque vengono presentati dei testi lunghi, un buon grafico deve predisporre le pagine in modo che il lettore possa subito identificare le parti più importanti, quindi essenziali, e le parti di approfondimento.
È importante inframmezzare la parte scritta con immagini di richiamo con un duplice scopo:
- alleggerire le pagine affinché il lettore, specie se è un bambino, non si senta spaventato di fronte a testi troppo lunghi;
- offrire immagini o fotografie atte a spiegare meglio quanto descritto con le parole.
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