Per la persona diversamente abile, il cavallo avvolto dal suo indiscusso fascino, assume un aspetto ancora maggiormente spettacolare, per le magnifiche prestazioni, le emozioni e l'affetto che sa offrire.
Inoltre, l’altezza che viene raggiunta quando si cavalca e lo spostamento del cavallo nelle sue andature, aggiunge altri notevoli traguardi a questa esperienza così ricca di gratificazioni.
Il cavallo si pone come un grande amico, che vuole bene, che aspetta e, soprattutto, che accetta la persona così com’è.
Attività a cavallo vuol dire armonia, autoaffermazione, abbandono a un benessere fisico diffuso, riavvicinamento all’ambiente naturale. Inoltre, è fondamentale la grande azione di rinforzo psicologico.
Poche altre discipline rispondono in modo così positivo a tutte queste richieste.
Ma la cosa più importante è che l’attività a cavallo risponde perfettamente alla richiesta di “piacere del movimento”, sacrosanto diritto di ogni individuo.
articolo tratto dal periodico VivacementeTre
articolo tratto dal periodico VivacementeTre
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