venerdì 9 gennaio 2015

La storia del pianista pasticciere

Illustrazioni di Pucci Violi
C’era una volta, un ragazzo di nome Rosalino che amava la musica e suonava utilizzando qualsiasi oggetto.
Tamburellava su ogni cosa e faceva tintinnare i bicchieri di vetro.
Il papà aveva una pasticceria e il suo più grande desiderio era che il figlio potesse diventare pasticciere.
Per questo, lo aveva mandato a studiare alla scuola di arte bianca.
Ma Rosalino amava così tanto la musica che non riusciva a pensare ad altro. Così, indossava grembiule e cappello da pasticciere, ma sognava di dirigere un’orchestra. 
Impugnava i cucchiai di legno per preparare prelibate torte, ma pensava di avere in mano la bacchetta per dare il tempo agli orchestrali. 
Era triste e pensava: – Anche se preparo tante dolcezze ogni giorno, la mia vita è amara perché non posso suonare e inseguire il mio sogno.

Ma un bel giorno, il papà gli fece trovare, nel laboratorio della pasticceria, un grande pianoforte a coda e Rosalino, felice, imparò a suonarlo in pochi mesi.
I clienti della pasticceria aumentarono perché ogni volta che andavano a comprare una torta potevano appagare, oltre che il loro palato, anche le loro orecchie, ascoltando la sua musica deliziosa e dolce come le torte.

© Rossana d'Ambrosio

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